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X-Men – Apocalisse ~ Squadre di mutanti

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Forse non ci si bada, ma sul grande schermo ci sono due filoni della Marvel: quello disneyano, che ha appena sfornato il notevole Captain America – Civil War e che sta iniziando a prevalere, e quello più “antico” della Fox, propulso proprio dal primo X-Men (2000) e che oggi dimostra una – assai relativa – crisi d’idee, imputabile a un’organizzazione leggermente meno armoniosa delle sceneggiature (e, a monte, anche alla scelta dei soggetti). Questioni di diritti, magari con utilizzi differenziati dei medesimi personaggi (vedi il caso di Quicksilver, interpretato da Evan Peters, al quale, proprio come nel precedente e più levigato episodio Giorni di un futuro passato, tocca la sequenza migliore, successiva alla spettacolare distruzione di Cerebro); tuttavia il confronto, con uscite così ravvicinate, è inevitabile e, spiace ammetterlo, vagamente impietoso per i pur coinvolgenti mutanti.

Certo, il fatto che la storia si svolga nel 1983 è l’ulteriore scusa per far passare il testimone ad attori più giovani: a interpretare Tempesta, Jean Grey, Ciclope e i defilati (al cinema) Nightcrawler e Angel non ci sono più Halle Berry, Famke Janssen, James Marsden, Alan Cumming e Ben Foster, bensì i freschi Alexandra Shipp, Sophie Turner (Il trono di spade in tv), Tye Sheridan (Mud, Joe), Kodi Smit-McPhee (The Road) e Ben Hardy. Ciò, unitamente alla constatazione che gli schieramenti (analogamente a quel che avviene nel fumetto) sovente si mescolano (e qui la Mystica di Jennifer Lawrence sta con i buoni), concorre a una minore affezione da parte del pubblico, che comunque subodora l’incipiente perdita – malgrado tutto – di originalità della serie, a dispetto della solidità registica di Bryan Singer, autore dei primi due e degli ultimi due episodi (e c’è un poco gentile, ancorché sotterraneo, sberleffo al nº 3 siglato da Brett Ratner). Senz’altro il Wolverine di Hugh Jackman (non accreditato), presente in una sola, concitata scena, continua a funzionare, la puntuale interconnessione fra capitoli mantiene desta l’attenzione similmente all’amicizia/rivalità tra il Professor X e Magneto (James McAvoy e Michael Fassbender, sempre credibili). Però l’arcinemico di turno, Apocalisse (Oscar Isaac), evocato e “risorto” con l’intenzione di annientare i deboli del mondo e di assoggettare ogni suo “discendente”, faccenda che impone una volta di più l’alleanza dei mutanti (costantemente sull’orlo dell’emarginazione), assomiglia ad altri “superpotenti” già noti e non sorprende particolarmente. Fra i cameo nascosti, Ally Sheedy, Tómas Lemarquis, Zeljko Ivanek e perfino il musicista/montatore del film, John Ottman.

X-Men – Apocalisse (X-Men: Apocalypse, USA, 2016) di Bryan Singer con James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Oscar Isaac, Nicholas Hoult

di Massimo Arciresi

4 recommended
KKKKK
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