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UNA COMUNITA’ GIOVANE E ACCOGLIENTE

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Quella di San Martino delle Scale (Palermo) è una comunità di monaci giovane e accogliente. Una comunità che prega e lavora, una comunità che accoglie, una comunità che produce cultura e itinerari di spiritualità, una comunità che ospita quanti vogliono conoscere e sperimentare il carisma monastico: nel monastero  a tutti viene indicato un cammino spirituale e insieme a tutti viene offerta la possibilità di gustare un bicchiere di birra eccezionale!    

L’abbazia di San Martino deve le sue origini al beato Angelo Sinisio che con un gruppetto di monaci è venuto da Catania e nel 1347 ha dato vita ad un piccolo cenobio su un terreno donato da Emanuele Spinola arcivescovo di Monreale. Ora quel minuscolo edificio è diventato un complesso amplissimo e pieno di splendide opere d’arte. Basta dare uno sguardo alla sontuosa Basilica con il coro ligneo del 1591-1597, al Chiostro classico del 1612, alla facciata monumentale del Marvuglia, e poi all’organo con le sue 3125 canne, e inoltre alle pitture e all’affresco di Pietro Novelli, ai quadri di Paolo De Matteis, del Paladino, dello Zoppo di Ganci, alle fontane del Marabitti, al gruppo marmoreo di San Martino, ai corali, ai paramenti sacri ecc. Ogni visitatore rimane incantato dalla grandiosità e dalla bellezza del monastero,

A dare voce e a custodire questo grandioso complesso la comunità di San Martino che fa un tutt’uno con i confratelli di Nicolosi; in termini di numero abbiamo globalmente 18 monaci e due giovani postulanti che sono impegnati a incarnare nell’oggi il carisma monastico. È questa comunità infatti che raccoglie l’eredità e custodisce il patrimonio umano, sociale, spirituale, culturale e artistico e, con umiltà e delicatezza di tratto, intende consegnare, in maniera lucida, il testimone alla generazione futura. Una comunità che si pone nel cuore stesso della Chiesa e vive secondo l’insegnamento che il monachesimo per secoli ha consolidato e ha additato alla famiglia dei popoli.

Il suo vissuto monastico è quindi regolato dal dettato della Regola di San Benedetto da Norcia alternando la preghiera in coro “sette volte al giorno” alle variegate attività.

Di particolare rilievo è l’accoglienza e l’ospitalità: fedeli alla grande tradizione monastica la comunità di San Martino apre le mura e soprattutto il cuore ad accogliere sacerdoti, religiosi, religiose, laici e laiche e condividere con tutti il dono del monachesimo privilegiando la ricerca di Dio, l’interiorizzazione, i grandi valori umani, sociali e spirituali. Da qui gli esercizi spirituali come le giornate di ritiro, gli appuntamenti con i gruppi, i movimenti e le associazioni per la preghiera e l’approfondimento della Parola di Dio. L’amabilità nell’accogliere i fratelli evidenzia il carattere sacro della persona e rileva l’importanza del segno offerto da ognuno: in ogni uomo il monaco – come vuole Benedetto – coglie e scopre il segno visibile di Cristo stesso.

Da qui la lezione spirituale di San Martino di Tours come l’esemplarità vissuta dal beato Giuseppe Benedetto Dusmet prioritariamente ricevendo i poveri e i bisognosi. Seguendo questi santi, quanti desiderano visitare e fare l’esperienza di passare una giornata in monastero saranno ben venuti: il monaco foresterario è disponibile ed accogliere, e la comunità è pronta a partecipare e condividere l’importanza della ricerca di Cristo e la bellezza di servire il Signore.

Grazie all’opera instancabile e generosa degli amici di Hora Benedicta è stata creata, attraverso un lavoro di alta e creativa professionalità e con lavoro “certosino”, una birra artigianale scura e bionda che non ha nulla da invidiare alla birra prodotta dai monasteri belgi e tedeschi: questa birra poi ha vinto il primo premio a Bergamo in una recente rassegna nazionale. La pandemia purtroppo ha bloccato per questi due anni le graziose manifestazioni tenute nel Chiostro dell’Abbazia. Ma siamo fiduciosi che quanto prima si potranno riprendere gli appuntamenti per gustare questa birra artigianale e confrontarla con le altre produzioni che fanno onore alla nostra Sicilia.       

San Martino potrà diventare ancora un faro luminoso per la società e per la Chiesa e tu sei invitato pressantemente a partecipare a questa operazione, apparentemente piccola, ma certamente utile e benefica per il villaggio del mondo in cui abitiamo.

d. Anselmo Lipari o.s.b.

Ph Carmelo Sucameli

Com. Stam.

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