Ammonterebbero a 110mila euro i danni causati da cinghiali e daini agli agricoltori madoniti, danni che saranno risarciti dall’Ente Parco delle Madonie per il triennio 2017-2019.
Secondo le stime, nel parco vivrebbero circa 10mila cinghiali e 7 mila daini, che causano danni alle colture. Per contenere il numero degli animali, l’Ente ha autorizzato già dal mese di marzo l’abbattimento selettivo di alcuni esemplari (finora 120), attività che è stata interrotta in estate (periodo riproduttivo) e che dovrebbe ripartire in autunno. L’assessorato Territorio e Ambiente ha destinato al riguardo 200mila euro per azioni di monitoraggio e cattura degli animali, prevedendo il ricorso all’abbattimento solo come ultima soluzione. L’assenza di predatori naturali e l’altissima prolificità soprattutto dei cinghiali, che nel parco sono in realtà degli ibridi, da anni sta causando problemi di convivenza tra uomini ed animali, perché questi ultimi si spingono sempre più vicino alle abitazioni, distruggono i raccolti, abbattono muretti a secco e recinzioni, aggrediscono persone, animali domestici e di allevamento, causano incidenti stradali, anche mortatli, razzolano tra i rifiuti.
Ciro Cardinale
CS