Concerti

Concerto di Labozeta, il contatto tra scienza, ricerca e industria è possibile

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Partner della serata la Fondazione Italia Giappone. Introduce il Prof. Roberto Battiston, già presidente dell’Asi, Agenzia Spaziale Italiana
ROMA – Mettere in contatto le tante realtà che compongono l’universo della scienza e della ricerca con l’industria: è questo l’obiettivo che Labozeta Spa si è posta in questi quattro concerti attraverso una rassegna musicale dedicata per l’appunto alla cultura della scienza. L’ultimo appuntamento oggi, 14 dicembre a Roma, precisamente al Pontificio Istituto di Musica Sacra, prevede un programma che conferma la regola.

Sarà, infatti, il Prof. Roberto Battiston, già presidente dell’ASI, Agenzia Spaziale Italiana, a introdurre la serata parlando delle affascinanti relazioni tra la musica e i suoni che ci provengono dallo spazio.

Anche la partecipazione della Fondazione Italia Giappone  – presente il suo Presidente Ambasciatore Umberto Vattani e l’Ambasciatore del Giappone in Italia,  Keiichi Katakami -, non è casuale, come ci racconterà il presidente di Labozeta Giancarlo De Matthaeis. Specie, se pensiamo a coloro che con grande maestria sono stati capaci di cambiare i paradigmi della produzione industriale e della sua organizzazione portando il paese del Sol Levante ad un altissimo livello di splendore economico, nel rispetto della funzione sociale dell’Impresa.

Il caso di Akio Morita, patron della Sony è uno dei tanti esempi a dimostrazione dello sviluppo socio-economico raggiunto, tra l’altro in un brevissimo arco di tempo.
La serata seguirà con un vero e proprio duello musicale tra Haendel e Bach, interpretato dalla Cappella Musicale Costantina e diretta dal Maestro Paolo De Matthaeis, con l’arricchimento di alcuni aneddoti storici che sveleranno retroscena inediti che legano indissolubilmente i due musicisti tedeschi, nonostante non si siano mai conosciuti personalmente. Una fusione di melodie che ci riporterà indietro nel tempo, al periodo romantico che ebbe origine proprio in Germania.
“Si è cercato di mettere vicino – afferma Paolo De Matthaeis – situazioni analoghe vissute dai due compositori per scoprire in che modo sono state affrontate e risolte: la musica per il servizio sia liturgico che di Corte, gli incontri con gli altri musicisti, i rapporti con i politici e la società civile dell’epoca. Attraverso alcune pagine famose dei due noti compositori ripercorreremo lo stile e l’arte.”

Com. Stam.

Con la partecipazione della Fondazione Italia Giappone

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