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3 argenti e due bronzi nella prima giornata dei Campionati di Montecchio/Vicenza 2023

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Il grande giorno è arrivato, eccome se è arrivato ed è con la G maiuscola, come l’Italia! Parte infatti con il piede giusto la nazionale italiana di pattinaggio Corsa impegnata nel primo giorno di gare dei Campionati del mondo pattinaggio corsa Femminile e Maschile di Montecchio Maggiore/Vicenza 2023.

Lo scenario, fatto salvo il grande caldo che attanaglia l’Italia in queste ore, era il migliore. La pista a curve paraboliche, tirata a lucido dal Comune di Montecchio Maggiore, è perfetta, “sporcata” solo dalla spettacolare Cerimonia di apertura che ieri sera ha inaugurato in pompa magna questa edizione dei mondiali, tornati in Italia dopo 11 anni e disputati ad Ascoli nel 2012.

C’erano quattromila spettatori, assiepati nelle tribune che circondano l’anello, a tifare Italia, ed i ragazzi del CT Massimiliano Presti, concentratissimo in un angolo nascosto degli spalti, hanno da subito risposto alla grande, forse anche sopra alle più rosee aspettative.

Già dalla mattinata, si respirava aria di medaglie. Nelle qualifiche otteniamo ottimi risultati, viziati solo dalle cadute di Giuseppe Bramante e di Giulia Presti che ne compromettono l’accesso alle finali del pomeriggio, dove troviamo tutti i migliori. Si comincia con i 200 metri sprint ad atleti contrapposti J/S, gare in cui riusciamo a salire sempre sul podio.

Il primo titolo in gara è quello delle Junior femmine. Una sorprendente Sofia Maria Chiumiento – senese appena quindicenne quindi, per millesimo, ancora allieva – piazza uno straordinario 19.515”, secondo solo alla colombiana Vasquez, con cui conquista l’argento davanti alla compagna, la marchigiana Alice Sorcionovo che finisce sul terzo gradino del podio.

Altra gara, altra medaglia, questa volta con Riccardo Ceola, l’atleta junior di Bellusco che spezza il dominio sudamericano (primo il Guatemalteca Bonilla Castillo) con un eccellente terzo posto.

I rispettivi miglior tempi di qualifica, avevano fatto sperare in un oro sia ad Asja Varani che a Duccio Marsili. Purtroppo, per un soffio, non riesce l’impresa, con i colombiani che ci rovinano la festa. Alla fine, l’atleta di Martinsicuro si piazza tra le due sudamericane, la vincitrice Munoz e la Pajaro, stessa storia per il campione della Mens Sana che per soli cinque millesimi cede il titolo iridato ad Emanuelle Silva Santibanez.

Altri quattro titoli si assegnano in serata con i 10.000 metri eliminazione per i Senior M/F e stessa distanza, ma ad eliminazione/punti, per gli Junior M/F. Nelle gare lunghe non riusciamo purtroppo a ripetere le medaglie del pomeriggio, ma i risultati sono comunque confortanti, anche alla luce della doppia caduta delle qualifiche che ha fatto fuori due potenziali podi. Tra gli Junior, Siria Montico finisce decima mentre, tra i maschi, l’atleta di casa Manuel Ghiotto parte a mille e ne paga lo scotto, concludendo 14°, preceduto in classifica dal compagno Leonardo Bossi. Gara piena di emozioni quella femminile senior che concentra in una manciata di minuti tutto il meglio di questa spettacolare disciplina. Prima una scaduta spettacolare che coinvolge le colombiane in testa, poi la grande rincorsa delle due, facilitata dal fair play del gruppo che, in pieno spirito decubertiano, rallenta volutamente, infine gli ultimi furiosi giri che assegnano il titolo alla colombiana con Edda Paluzzi che finisce e Luisa Woolaway.  Gabriele Cannoni Mens Sana.


In foto il podio della 200 mt con Sofia Chiumiento (sin.) e Alice Sorcionovo by Erika Zanetti

Com. Stam. + foto FISR

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