La Polizia sventa un giro di spaccio di cocaina nei pressi di locali cittadini ‘di tendenza’

E’ una lotta, letteralmente senza quartiere, quella dichiarata dalla Polizia di Stato, a Palermo, anche sul fronte della repressione dello spaccio delle sostanze stupefacenti.
In questo contesto, nel corso delle ultime ore, un ruolo di punta è stato svolto dai poliziotti del Commissariato di P.S. “Zisa-Borgo Nuovo”, impegnati, sia nella repressione dello spaccio in quartieri popolari tradizionalmente “votati” allo smercio, “last minute”, di hashish e marijuana, sia nell’ “osservazione” delle piazze della “movida” e dei locali della Palermo “bene”, talvolta, pericolosi crocevia di droghe più “elitarie”.
Rientra in quest’ultimo caso l’arresto di Giovanni Bagnasco, 26enne, pregiudicato del quartiere Oreto.
Alla luce dei frequenti passaggi del malvivente, a bordo di un motociclo, nei pressi di locali di tendenza, in zona Politeama, Piazza Nascè, Borgo Vecchio, già da qualche giorno, le antenne dei poliziotti della Sezione Investigativa del Commissariato “Zisa-Borgo Nuovo” si erano drizzate: il sospetto era che Bagnasco, conosciuto per i suoi precedenti di polizia, potesse rappresentare, in tema di spaccio di cocaina, una “testa di ponte” tra il quartiere “Oreto” ed il “salotto buono” di Palermo .
Ieri sera, proprio in corso di “movida”, l’ennesimo passaggio del centauro – sospetto ha fatto scattare il controllo degli agenti: ciò è servito a svelare l’astuto stratagemma cui il previdente spacciatore aveva fatto ricorso per garantirsi da “scomodi” controlli delle Forze dell’Ordine. Bagnasco aveva, infatti, nascosto 47 dosi di cocaina, confezionate e pronte ad esser offerte al miglior acquirente, all’interno di un “comodo” doppiofondo ricavato sulla parete alta del casco, tipo “ascot”.
Il giovane è stato tratto in arresto e la droga sequestrata; indagini sono in corso da parte degli investigatori sulla provenienza dello stupefacente e su, presumibili, complicità del Bagnasco.