Oggi a Washington si aprirà il procedimento contro l’ex presidente Usa Donald Trump, accusato di istigazione all’assalto al Campidoglio del 6 gennaio.
Sarà il Senato a svolgere le funzioni di giudice contro Trump che, in caso di condanna, potrebbe essere interdetto dai pubblici
uffici e perdere quindi i benefit da ex presidente, oltre che dire addio alla possibilità di ricadidarsi tra quattro anni. Il capo d’accusa parla d’incitamento all’insurrezione e la documentazione prodotta punta a dimostrare che Trump sobillava i suoi sostenitori da tempo, come dimostrerebbero i vari tweets prodotti. Da parte loro i difensori di Trump sostengono l’incostituzionalità del procedimento intentato contro un
presidente già decaduto e negano che il suo comizio, peraltro protetto dal primo emendamento della Costituzione, avesse lo scopo di incitare i fan ad assaltare il Congresso. Il presidente Joe Biden continua a rimanere estraneo a tutto ciò, lasciando che se ne occupi il Senato. Incardinato il processo, da domani le parti avranno 16 ore ciascuna per presentare le loro tesi, poi, l’accusa, rappresentata da nove deputati democratici, potrà chiedere un dibattito e un voto sulla convocazione di testimoni, ma Trump ha già fatto sapere che non intende deporre. In ogni caso la procedura potrebbe concludersi la prossima settimana.
Ciro Cardinale
CS