Spettacoli

Il Teatro Biondo di Palermo alza il sipario sul quartiere Brancaccio: in scena al Museo del Costume lo spettacolo Itaca di Gigi Borruso

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Si intitola “Itaca – Dove tutti i sentieri s’incontrano” lo spettacolo di Gigi Borruso che completa il progetto vincitore del bando per le periferie urbane lanciato dal Ministero della Cultura (MiC), con la collaborazione dell’Assessorato alle Culture del Comune di Palermo, erealizzato nel quartiere Brancaccio dal Teatro Biondo di Palermo diretto da Pamela Villoresi.

Il debutto è previsto per giovedì 27 ottobre alle ore 19.00 alla Casa Museo del Costume Teatrale (vicolo Chiazzese, 10). Lo spettacolo sarà riproposto, fino a sabato 29 ottobre, quattro volte al giorno alle ore 19.00 – 19.40 – 20.20 – 21.00.L’ingresso sarà consentito solo a 20 spettatori alla volta, previa prenotazione da inviare tramite WhatsApp al seguente numero: 3351432488.

Il testo originale di Gigi Borruso intreccia i racconti, in prima persona, di alcuni personaggi dell’Odissea con le suggestioni e le parole raccolte tra gli abitanti di Brancaccio, che hanno assistito alle performance e alle letture sul mito, portate per le strade del quartiere durante la prima fase del progetto.

La rappresentazione è stata concepita in maniera itinerante all’interno delle stanze della Casa Museo del Costume Teatrale, come metafora del viaggio intrapreso da Odisseo e dai diversi personaggi del poema omerico: il cantore cieco Demòdoco, Euriclea, la nutrice di Odisseo, Penelope, Circe, Calipso, le Sirene e infine Odisseo e alcuni suoi compagni di viaggio.

In scena gli attori Stefania Blandeburgo e Giuseppe La Licata e gli allievi attori del DanisinniLab diretto da Gigi Borruso: Dino Bentivegna, Fabio Bonaccorso, Francesco Cammarata, Nadia Conti, Valeria D’Aquila, Paola Minasola, Joshua O’Neill, Lucrezia Orlando, Maria Piraino, Tamara Trovato, Barbara Tuttoilmondo, Manuela Tuzzolino.

I residenti del quartiere hanno partecipato al laboratorio scenografico diretto da Valentina Console e al laboratorio costumi di Francesca Pipi, realizzando scene e costumi in un’atmosfera di condivisione e di confronto tra le tematiche sociali del racconto ancora attuali.

Le musiche originali di Mario Bajardi saranno eseguite dal vivo dall’autore.

La rappresentazione sarà introdotta da un video di Rossella Puccio realizzato durante le diverse fasi del Progetto Itaca: «Un attraversamento di Brancaccio – spiega l’autrice – che restituisce la storia di riscatto degli abitanti del quartiere, una forza incredibile, taciuta e mai raccontata, quotidiana e appartata».

Itaca prende spunto dai racconti della gente del quartiere per attualizzare l’Odissea di Omero, che diventa metafora di una condizione esistenziale travagliata ma che si carica di speranza.

«L’Odissea – spiega Gigi Borruso – è il nostro Grande Racconto dell’andare e del tornare, degli incontri e degli abbandoni». Oggi più che mai, infatti, si vive in un’epoca in cui difficilmente si trova la giusta via da percorrere e si coglie l’essenza profonda dei legami.

Proprio per le strade di Brancaccio, memori di Padre Pino Puglisi e della sua lotta alla mafia, Borruso ha accolto le voci «di chi si è lasciato una vita di violenza alle spalle, di chi lotta per la dignità d’un quartiere, di chi si è rimboccato le maniche», cittadini e cittadine che non hanno perso la speranza pur vivendo tra incertezze e timori.

Nello spettacolo il nòstos, il ritorno, viene dunque interpretato come un approdo «a un nuovo modo di essere nell’incontro con gli altri; per riprendere in mano se stessi», spiega ancora Borruso, affacciandosi alla vita da un’altra prospettiva. Proprio come nel poema epico, l’amore, la solitudine, la rabbia, il coraggio di riscattarsi e di affrontare le avversità sono gli stati d’animo raccontati dalla gente, in casa o per le strade, ai quali il teatro dà forma per tenere viva memoria e speranza.

Itaca è, secondo il regista, «un viaggio a più voci, faccia a faccia con alcuni personaggi di questa grande epopea»: segno ineludibile del «desiderio d’essere riconosciuti, compresi».

Il debutto dello spettacolo testimonia l’impegno del Teatro Biondo per la riqualificazione delle periferie e dei quartieri storici di Palermo: Brancaccio, dopo Danisinni, è dunque una tappa di questo percorso di crescita e di condivisione nel nome dell’arte e della cultura.

Progetto Itaca – Teatro Biondo di Palermo

ITACA

dove tutti i sentieri s’incontrano

testo e regia

Gigi Borruso

con

Stefania Blandeburgo, Giuseppe La Licata

e con gli attori del Laboratorio DanisinniLab

Dino Bentivegna, Fabio Bonaccorso, Francesco Cammarata, Nadia Conti,

Valeria D’Aquila, Paola Minasola, Joshua O’Neill, Lucrezia Orlando, Maria Piraino, Tamara Trovato, Barbara Tuttoilmondo, Manuela Tuzzolino

scenografia e direzione laboratorio scenografico

Valentina Console

costumi e direzione laboratorio costumi

Francesca Pipi

musiche

Mario Bajardi

eseguite dal vivo dall’autore

video

Rossella Puccio

assistente alla regia

Dorotea Passantino

assistente alla scenografia

Felicetta Giordano

assistente ai costumi

Alessandra Guagliardito

hanno partecipato al Laboratorio scenografico

Marivita Muratore (coordinamento),

Erina Avara, Egidio Correnti, Antonina Di Vita, Pietro Lo Presti, Giovanna Luparello,

Pina Siragusa, Onofrio Targia, Maria Zangaloro

hanno partecipato al Laboratorio costumi

Loredana Alfano, Teresa Lo Monaco, Maria Giovanna Sampognaro,

Francesca Somma, Claudia Terranova, Rosaria Zito

con la collaborazione del Centro Padre Nostro, del Museo Sociale Danisinni,

del DanisinniLab e della Casa Museo del costume teatrale di Palazzo Chiazzese

servizi tecnici e maestranze del Teatro Biondo Palermo

Palazzo Chiazzese, Casa Museo del Costume Teatrale, vicolo Chiazzese, 10 – Palermo

da giovedì 27 a sabato 29 Ottobre 2022

ore 19:00 – 19:40 – 20:20 – 21:00

Ingresso su prenotazione per 20 spettatori a turno,

le prenotazioni vanno inviate tramite WhatsApp al seguente numero: 3351432488

Per le stanze dell’Odissea

Prima stanza

Demòdoco, Sempre da una guerra nasce ogni cosa

con Giuseppe la Licata

Seconda Stanza

Euriclea, Nessuna è una donna qualunque

con Stefania Blandeburgo

Terza Stanza

Penelope, Circe, Calipso, Gli addii sono solo illusioni

con Maria Piraino, Lucrezia Orlando, Manuela Tuzzolino

Quarta Stanza

Le Sirene, La voce e il silenzio

con Barbara Tuttoilmondo, Nadia Conti, Tamara Trovato, Paola Minasola, Valeria D’Aquila

Quinta Stanza

Odisseo e i marinai, In bilico fra una guerra e un ritorno

con Fabio Bonaccorso, Stefania Blandeburgo, Dino Bentivegna, Francesco Cammarata, Joshua O’Neill

Sesta Stanza

Demòdoco, Itaca sogneremo stanotte

con Giuseppe La Licata

note d’autore e di regia

Itaca è lì dove tutti i sentieri s’incontrano

L’Odissea è il nostro Grande Racconto, l’albero millenario da cui originano tutti i racconti dell’andare e del tornare, degli incontri e degli abbandoni. Un racconto ancora oggi rivelatore per noi che nella storia viviamo fra un intreccio di rami dove si fatica a capire la via da percorrere, dove si fatica a comprendere la realtà dei legami.

L’abbiamo portato per le strade di Brancaccio e all’inizio avevo poche certezze sul senso di questa ricerca fra il mito e il presente. Qui ho ascoltato di altri naufragi, di chi si è lasciato una vita di violenza alle spalle, di muri che ti tagliano fuori, di chi lotta per la dignità d’un quartiere, di chi si è rimboccato le maniche, di speranze, della mafia e di risposte tardive, di chi qui vive come straniero. Da molte voci ho sentito della morte di Pino Puglisi come spartiacque per il sorgere d’una nuova coscienza e della paura che questa luce possa spegnersi. E ho pensato: il ritorno non è il ritorno a una condizione perduta, è piuttosto approdare a un nuovo modo di essere nell’incontro con gli altri; riprendere in mano se stessi è, forse, guardare alla vita con occhi diversi.

Paziente il teatro tesse i suoi fili per dare forma alle nostre domande, pescando fra le storie antiche e quelle sentite per strada, come le donne del mito e di oggi, che infinite attese intrecciarono e intrecciano per tenere viva memoria e speranza.

Così è nato Itaca, un viaggio a più voci, faccia a faccia con alcuni personaggi di questa grande epopea. Alle loro voci ho intrecciato, come un filo sottile, le parole delle donne e degli uomini qui ascoltate. Vi diranno dell’amore e dell’attesa, della solitudine e della rabbia, delle porte dietro cui hanno invano bussato, del coraggio e dei nodi da sciogliere per ritornare ad essere se stessi. Del desiderio d’essere riconosciuti, compresi. Forse Itaca è lì dove i nostri sentieri s’incontrano.

Gigi Borruso

Com. Stam./foto

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