Più 60% rispetto al 2020. Terminata la fase di acuzie della pandemia Covid-19, riaperti uffici, fabbriche, negozi ed attività varie, estesa la vaccinazione sull’80% della popolazione italiana, riprendono a crescere adesso anche i fallimenti.
Al 30 giugno 2021 i tribunali italiani hanno incamerato ben 4877 richieste di fallimento, il 60% in più rispetto al numero di pratiche aperte nello stesso periodo del 2020. Il dato è stato diffuso da Cherry Sea, l’osservatorio sulla giustizia fallimentare di Cherry srl, la società che fornisce servizi di intelligenza artificiale agli operatori del credito, e diffuso da Italia oggi. Anche i procedimenti fallimentari risolti sono aumentati nei primi sei mesi di quest’anno (7751, contro 5454 al 30 giugno 2020). Roma è risultato il tribunale con più “carico” di lavoro fallimentare, Modena quello con meno “carico”. In ogni caso i due terzi dei procedimenti fallimentari pendenti gravano sui tribunali del Nord e del Mezzogiorno e la Lombardia è la regione con numeri più consistenti di fallimenti (12594 pratiche), seguita da Lazio (8636) e Campania (6976), mentre numeri decisamente più bassi si trovano invece in Molise (397), Trentino-Alto Adige (687) e Basilicata (784).
Ciro Cardinale
CS
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