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Odontoiatri e NAS fanno il punto su abuso della professione e linee guida

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Palermo  Resiste l’abusivismo medico odontoiatrico in Sicilia come nel resto del Paese. In Italia, nel 2023, nell’ambito dei controlli per la sicurezza sanitaria e farmaceutica, i Nas hanno eseguito 51 arresti, 1.983 deferimenti, 27.518 ispezioni, 3.112 segnalazioni di persone all’Autorità amministrativa, 273mila confezioni requisite, tra farmaci e altri articoli, chiuso o sequestrato 240 strutture.

Sono alcuni dei risultati presentati il 29 giugno 2024, a Villa Magnisi, dal tenente colonnello Roberto Valvano (comandante dei Nas Palermo) durante l’incontro organizzato dalla Commissione albo odontoiatri (Cao) dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Palermo per approfondire le linee guida per le buone pratiche della professione e la conduzione degli studi, dalle norme e gli adempimenti per la detenzione degli apparecchi radiologici, alle violazioni più frequenti in tema sicurezza (legge 81/08, gestione del rifiuti sanitari pericolosi, controlli sulla legionellosi).
Nel mirino della Cao: salute pubblica e abusivismo della professione, ma anche le liste d’attesa bloccate, problema sollevato dal presidente dell’Omceo di Palermo Toti Amato.

“Bisogna denunciare – ha detto il presidente della Cao Mario Marrone -. I falsi dentisti sono un tradimento della fiducia dei pazienti e una minaccia alla loro salute. I risultati dei Nas hanno dimostrano quanto sia fondamentale unire la forza delle buone pratiche a protezione da quelle illegali. Serve però uno sforzo collettivo e su diversi fronti. Servono strumenti tecnologici avanzati per tracciare le credenziali professionali, ma serve anche educare la popolazione sui pericoli associati all’abusivismo e sull’importanza di rivolgersi a professionisti certificati attraverso campagne informative per aumentare la consapevolezza e la capacità dei cittadini di riconoscere e segnalare pratiche sospette”. 

Per il presidente Amato i Nas rappresentano un baluardo insostituibile nella difesa della legalità e della sicurezza delle professioni regolamentate. “Recentemente – ha detto – c’è stato un tentativo del governo centrale di attribuire al personale amministrativo dell”Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria’ delle strutture ospedaliere funzioni di polizia giudiziaria per sanzionare eventuali responsabilità dei professionisti, fortunatamente bloccato dalla Federazione nazionale degli ordini. Sono funzioni già svolte dai carabinieri Nas con grande competenza, scevri da qualsiasi influenza politica e che, come ha detto il comandante Valvano sono ‘le migliori sentinelle sul territorio italiano, grazie alle loro 5000 stazioni”.

L’interesse per gli argomenti trattati ha richiamato a Villa Magnisi una platea massiccia di oltre 250 professionisti, tra medici e odontoiatri, arrivati anche da altre province siciliane. Durante l’incontro, tra gli altri, sono intervenuti anche il coordinatore Cao Sicilia-Calabria Giuseppe Renzo, il consigliere odontoiatra dell’Omceo di Palermo Emanuele Cusimano, il luogotenente c.s. Antonio Speranza (Nas Palermo) e il maresciallo ord. Vincenzo Cannova (NAS Palermo) e Alessandro D’Aquila, ingegnere e consulente della Cao Palermo.

Nella foto, da sinistra, il presidente Omceo Amato, il maresciallo dei Nas Cannova, il comandante dei Nas di Palermo Valvano, il presidente Cao Marrone, il luogotenente dei Nas Speranza, il consigliere odontoiatra Cusimano

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