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Seo, Meo, Peo: Web Media Marketing, come rendere facile ciò che abbiamo complicato

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E’ appena uscito il libro Seo Meo Peo (Breviario semplice di Web Media Marketing. Rendere facile ciò che abbiamo complicato) di Giorgio Maggioni. La pagina Facebook è all’indirizzo

https://www.facebook.com/GMaggioni.autore

E’ già disponibile su Amazon.

Edizione digitale

https://goo.gl/6wMYfp

Edizione cartacea

https://goo.gl/dywKLq

Esiste un’anteprima digitale del libro, da sfogliare.

Entriamo immediatamente nel merito dell’argomento: si tratta di un testo pratico.

SEO, MEO, PEO… sembra uno scioglilingua, una filastrocca per bambini. Un fumetto con rocamboleschi personaggi, dei quali seguire la storia. In effetti, si tratta di un ambito affascinante. Sono tante le sigle della rete Internet. SEO, Search Engine Optimization, è in buona compagnia, con altri acronimi.

Come orientarsi in questo scenario? È possibile a tutte le età. Come si può fare? Si può chiedere a chi lo conosce.

Chi è Giorgio Maggioni

Giorgio Maggioni è un comunicatore, esperto e sviluppatore di modelli di business on line. Un webmaître d’atelier specializzato nella Pmi, nonché docente di Web marketing per l’internazionalizzazione d’impresa.

È dal 1993 che studia, analizza e sfrutta internet. Dicono sia intelligente, ma che non si applichi se non sotto stress, in quel caso escono le sue migliori idee creative. Celebre la sua frase: “è inutile girarci intorno, chi non usa il web è destinato a fallire”.

Nel 2012 è stato fra i promotori di WebMarketingMedia, gruppo di professionisti per lo studio di progetti online. In Wmm si occupa di sviluppare modelli di business, utilizzando logiche non convenzionali. Il gruppo oggi “associa” una decina di professionisti distribuito sull’intero territorio italiano, coprendo anche le zone del meridione. La società è stata fondata nel 2014. Nello stesso anno la nuova realtà sviluppa, ottimizza e lancia sul mercato KitetheWeb, un applicativo web based per l’osservazione e determinazione di modelli Web 2.0.

Dal 2011 fino a oggi Giorgio Maggioni ha sviluppato con un gruppo di ricercatori universitari questa formula per prevedere le conversioni in internet. Il software (kitetheweb.com), permette l’identificazione dei visitatori sul web, in ottemperanza alle normative sulla tutela della privacy.

Come sopravvivere quando tutto cambia? Come evitare di diventare semplici pedine di un commercio che rende i banner dei prodotti che preferiamo immediatamente visibili, senza alcuna nostra esplicita indicazione? Stanno già raccogliendo i nostri dati e le nostre abitudini.

Un aspetto non è cambiato dal secolo scorso: la volontà dell’uomo (e della donna) di farsi strada. Come esistono creanze adatte al nuovo modo di vivere, ci sono metodi per crescere, guadagnare, migliorare. Parliamo del corretto uso dei motori di ricerca, di come raggiungere l’agognata prima pagina. Parliamo, dunque, delle logiche di indicizzazione, della scelta delle keyword, dell’intelligenza artificiale, del modo di utilizzare i Big Data, dell’e-commerce e di tutti i dettagli della vendita online. Ciò avviene perché le biblioteche di un tempo, con i bei volumi formato A5, sono ormai spopolate e tutta l’attenzione è là, sulla Grande rete.

Funzionerà il commercio elettronico? Ancora non lo sappiamo: ancora non è noto se l’idea avrà lo spazio che merita; se si tratta di un successo oppure di una perdita di tempo. In molti hanno gridato alla morte dell’e-commerce, prima che l’e-commerce stesso nascesse davvero.

Il mondo d’oggi ha le sue regole, i suoi lacci e lacciuoli, le sue minuzie, le sue sveltine e le proprie incontrovertibili regole interne. Se qualche cosa di incontrovertibile esiste ancora nel postmoderno.

Per fare ciò abbiamo bisogno di casi pratici, di esperienze raccontate con parole semplici. In questo modo faremo un passo avanti, al fine di imparare il mestiere di uomo del terzo millennio. Va benissimo rendere funzionali al risultato le nostre conoscenze pregresse, in modo da adattarle al mondo iperconnesso; tuttavia imparare da chi qualche volta ci è riuscito, anche se non basta, è di aiuto: soprattutto (e non si tratta di un paradosso) è utile ai nativi digitali, che hanno premuto i polpastrelli su un tablet poco dopo aver sorbito il latte materno.

Com. Stam. Ric. Pubbl.

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