Cronaca

Arrestata la collaboratrice domestica rumena autrice dei reati commessi ai danni di una coppia di anziani nel Comune di Laconi (OR)

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A conclusione di articolata attività investigativa condotta dai militari della Compagnia di Isili e veicolata all’estero per il tramite della 5^ divisione S.I.Re.N.E. del servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, in data 07 dicembre 2018 è stata estradata dalla Romania e consegnata alla giustizia italiana CITA Florentina, 39 anni, cittadina rumena che con più azioni esecutive dello stesso disegno criminoso tra fine 2017 e inizio 2018 si era resa responsabile dei reati di furto aggravato, appropriazione indebita e indebito utilizzo di carta postale ai danni di una coppia di anziani in Laconi (OR) presso i quali era stata assunta quale collaboratrice domestica.

La ricostruzione delle condotte antigiuridiche poste in essere dalla donna, aggravate dall’aver agito con modalità tali da ostacolare la difesa delle vittime in ragione della loro età avanzata e dall’aver commesso i fatti abusando della coabitazione e dell’ospitalità ricevuta, aveva consentito l’emissione da parte dell’Autorità Giudiziaria nei suoi confronti di una misura cautelare di custodia in carcere per la cui esecuzione è stato però necessario ricorrere al mandato di arresto europeo a seguito della sua fuga in Romania. Tutto ha inizio a fine novembre 2017 con l’assunzione della collaboratrice a Laconi: serviva una figura che potesse assistere l’anziana donna di casa ormai da tempo allettata in gravi condizioni di salute. La CITA era stata presentata ai coniugi da un loro nipote cui era stato chiesto ausilio per la ricerca di tale figura professionale. Dopo qualche settimana, tuttavia, è lo stesso nipote a sollevare i primi dubbi sulla lealtà della collaboratrice: insospettito dal suo comportamento e dallo stato di isolamento in cui veniva assoggettato lo zio, l’uomo richiedeva infatti l’intervento dei Carabinieri i cui immediati accertamenti non consentivano però di evidenziare anomalie all’interno della casa. L’anziano datore di lavoro, pienamente soddisfatto del servizio reso, aveva negato l’esistenza di qualsiasi problema con la badante assicurandone lealtà e professionalità. Il 2 febbraio 2018, invece, profondamente dispiaciuto per la sua improvvisa partenza per la Romania e la violazione degli obblighi di assistenza concordati all’atto dell’assunzione, l’anziano richiedeva l’intervento dei Carabinieri di Laconi per denunciare l’allontanamento della CITA con l’autovettura di famiglia. Nei giorni immediatamente successivi l’uomo riferiva di aver subito anche altri reati da parte della collaboratrice durante la sua permanenza in casa.

Tali vicende trovavano subito ampio risalto mediatico richiamando l’attenzione delle testate giornalistiche regionali e nazionali. Le complesse indagini che ne derivavano richiedevano specifiche attività tecniche quali l’esame di celle e traffico telefonico dell’indagata e l’acquisizione della documentazione bancaria riguardante eventuali conti correnti a lei intestati e delle movimentazioni di denaro effettuate dalla stessa, al termine delle quali è stato dimostrato che la collaboratrice rumena, abusando dello stato di minore capacità psichica degli anziani coniugi, si era impossessata di 1700 euro prelevandoli previa forzatura da una cassapanca dove erano custoditi, aveva usato indebitamente senza autorizzazione dei due titolari la loro carta Postamat prelevando con 6 distinte operazioni in giorni e luoghi diversi denaro contante per un totale di 3100 euro e si era appropriata indebitamente della loro autovettura con la quale era poi fuggita in Romania al fine di rendersi irreperibile e di sottrarsi al giudizio in Italia. Per dare esecuzione al Mandato di Arresto Europeo, il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia comunicava con il collaterale ufficio Rumeno che in data 10 novembre 2018, in Bozovici/Caras-Severin (Romania), traeva in arresto CITA Florentina mettendola immediatamente a disposizione delle Autorità italiane per la sua estradizione. In data 07 dicembre 2018, con volo speciale di sicurezza atterrato all’aeroporto di Ciampino, l’arrestata è stata tradotta alla Casa Circondariale di Rebibbia in Roma a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

CS

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