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Medicina aeronautica, amato “serve una cultura della salute del mediterraneo”

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Palermo.  La formazione specifica in medicina aeronautica in urgenza è fondamentale per la salute dei sanitari e per mettere in sicurezza il paziente in pericolo di vita o potenzialmente infetto.

Gli aspetti fisiologici del volo, le emergenze mediche in ambienti aeronautici e le peculiarità degli interventi con elicotteri richiedono competenze specializzate che possono essere sviluppate e rafforzate solo attraverso un’adeguata formazione e aggiornamento continuo. 

La Sicilia è pronta, ma per il presidente dell’Ordine dei medici di Palermo Toti Amato “è importante che nasca anche una cultura della salute del Mediterraneo”. Questo l’obiettivo del 1° convegno euromediterraneo “Un’isola in volo” dedicato alla “Medicina Aeronautica nell’ala rotante” e organizzato dall’Omceo in collaborazione con la Società Scientifica Italiana di Medicina Aerospaziale (A.I.M.A.S) e l’Aeronautica Militare Italiana.  

L’evento, che ha offerto ieri, a Villa Magnisi, una panoramica unica per lo scambio di conoscenza tra gli esperti del settore, ha chiuso stamattina (12 luglio 2024) i lavori all’aeroporto Boccadifalco di Palermo con una simulazione di trasporto sanitario in urgenza di un paziente in grave pericolo di vita.

Il presidente dell’Omceo di Palermo Toti Amato ha sottolineato che: “la sinergia tra autorità civili, militari e l’Omceo per formare i medici sul pronto intervento prosegue da tempo, soprattutto sul fronte del trasferimento in biocontenimento di ammalati potenzialmente infettivi e trasportati con speciali barelle che consentono l’osservazione medica e il trattamento in isolamento. E’ accaduto già in tempi di Covid – ha proseguito –  ed è grazie ad una formazione ad hoc che, insieme all’Aeronautica militare e al Ministero della Salute, ci siamo trovati già pronti a fornire ogni supporto. Ma la formazione non può fermarsi, oggi vorremmo allargare l’orizzonte, estendendo conoscenza e sinergie anche ai Paesi del Mediterraneo insieme ai corpi militari e ai vari ministeri”.

Per il Generale Ispettore Capo Pietro Perelli, nonché presidente dell’Aimas “è fondamentale che tutte le accademie, i corpi sanitari e i corpi armati dello Stato si confrontino per trovare nuove dinamiche e poter crescere insieme. Le competenze tecniche sono fondamentali, soprattutto in Sicilia, centro strategico del Mediterraneo”.

Da tempo l’aeronautica militare ha investito sul trasporto sanitario, su ala fissa e su ala rotante, che ha un’area di eccellenza nel trasporto in alto biocontenimento: “Siamo tra le poche aeronautiche al mondo – ha ricordato il Generale – a potere svolgere questo tipo di missione. Trasportare un paziente altamente contagioso su un velivolo è una capacità che coltiviamo da vent’anni”.  

“La Regione siciliana  ha sei basi di elicotteri – ha spiegato  Fabio Genco, direttore della centrale operativa 118 PA-TP  -, il più alto numero di mezzi che operano sull’elisoccorso e sulla gestione delle emergenze sanitarie. Questo perché in Sicilia, oltre l’emergenza-urgenza, gestiamo 14 isole minori con una richiesta maggiore di interventi specialmente nei mesi estivi per l’aumento del flusso turistico e dei migranti”.

Il coordinamento scientifico dell’iniziativa è stato affidato al dottor Francesco Bongiorno, al Tenente Colonnello Paola Verde e al Colonnello Marco Lastilla.

Com. Stam. + foto

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