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Ispamed 24: Siccità, cambiamenti climatici, biodiversità e produzione mediterranea. Come proteggere l’ecosistema

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Palermo. La regione mediterranea affronta diverse problematiche legate alla biodiversità, essendo hotspot di numerose specie vegetali e animali.

Le produzioni agricole sono fondamentali per l’economia locale ma sono esposte a sfide come siccità e desertificazione che limitano la produttività agricola. I sistemi di allevamento tradizionali devono adattarsi alle condizioni mutevoli dell’ambiente: l’abbandono e il degrado dei pascoli naturali, l’aumento degli ungulati selvatici rappresentano sfide significative per mantenere la sostenibilità degli allevamenti. La regione mediterranea deve adottare necessariamente pratiche agricole ecologiche per la protezione degli ecosistemi per garantire un futuro sostenibile.

Questo in sintesi il dibattito svolto questa mattina durante la prima sessione del congresso internazionale Ispamed 24 che si sta svolgendo presso l’Università di Palermo, in viale Delle Scienze, dove gli studiosi accorsi da diversi paesi si stanno confrontando per suggerire alla comunità scientifica e alla popolazione un nuovo corso per l’agricoltura che possa proteggere l’ecosistema anche alla luce della grave crisi idrica causata dalla siccità.

Ha moderato il lavori Tiziano CARUSO, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali, Università di Palermo.

Si è quindi passati al tema delle strategie per sostenere le produzioni agricole e ridurre le emissioni di gas serra nell’area del Mediterraneo, con l’intervento di Leonardo Verdi, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari, Ambiente e Forestali, Università di Firenze.

In ordine poi si è trattato di: approcci fisiologici e biometeorologici per una gestione efficiente dell’irrigazione negli oliveti e nei pistacchi della California (Giulia Marino, Dipartimento di Scienze Vegetali, Università della California, Davis); Combinazione di fertilizzazione azotata e applicazione di biostimolanti nel grano duro: effetti sui tratti morfofisiologici e sulla produzione di granella (Roberto Ruggeri, Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali, Università della Tuscia); L’impatto del rapporto ambientale, sociale e di governance (ESG) delle aziende sull’attività agricola e sulla sostenibilità (José Rafael Marques da Silva, Instituto de Ciências Agrárias Mediterrânicas, Dipartimento di Ingegneria Rurale, Università di ÉvoraPortogallo); Agrobiodiversità funzionale: consociazioni con leguminose come lo strumento più promettente per facilitare la disponibilità di fosforo nei sistemi colturali del Mediterraneo ( Emilio Lo Presti, Dipartimento di Agraria, Università di Reggio Calabria); Risposte alimentari e produzione lattiero-casearia di pecore alimentate con foraggio disidratato di sulla come alternativa al fieno (Marialetizia Ponte, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali, Università di Palermo); Confronto dei consumatori di olio d’oliva tra Spagna e Portogallo (Amparo Baviera-Puig, Università Politecnica di Valencia, Spagna).

I lavori continuano nel pomeriggio con la sessione dedicata alle piante medicinali e alle colture industriali.

Sul sito ufficiale della conferenza, www.ispamed.org, è possibile trovare tutte le informazioni dettagliate sull’evento, inclusi il programma delle sessioni, i relatori e le modalità di iscrizione (https://www.ispamed.org/2024/#schedule).

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