Sabrina Figuccia: “l’Amat fa “figli e figliastri” tra gli autisti mentre il baratro si avvicina”
“All’Amat ci sono autisti di serie A e autisti di serie B: oltre una ventina vengono “miracolati”, cambiano qualifica e salgono di categoria, mentre altre decine di guidatori di bus, a parità di anzianità e requisiti, restano fermi al palo”.
Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale della Lega di Palermo, che prosegue: “Come se non bastasse quello che sta accadendo ai conti del Comune di Palermo, adesso ci si mette pure l’azienda di via Roccazzo a rendere ancora più pesante la situazione economico-finanziaria di Palazzo delle Aquile, con decisioni davvero difficili da comprendere, soprattutto perché a tutto svantaggio sia dei propri dipendenti che dei palermitani, intesi come utenti dei bus e tram.
In pratica, nello scorso luglio, i manager di via Roccazzo hanno ritenuto opportuno riconoscere ad alcuni autisti, 23 per la precisione, funzioni di livello superiore, un vero e proprio avanzamento di carriera temporaneo e quindi un aumento di stipendio, senza alcun concorso interno né tantomeno alcuna prova o test. Così facendo, i vertici dell’Amat hanno commesso due grossolani errori: da un lato hanno fatto “figli e figliastri” tra i propri dipendenti – considerato che molti altri autisti non hanno avuto questo riconoscimento – dall’altro hanno diminuito ancora di più il numero di autisti, già ridotto all’osso.
E tutto questo in attesa che si concluda il concorso per 100 nuovi autisti, che però ad oggi resta fermo al palo e di nuovi autisti nemmeno l’ombra.
Vista la drammatica situazione finanziaria che sta attraversando il Comune e le sue partecipate, con il dissesto ormai dietro l’angolo, chiedo al presidente dell’Amat Michele Cimino di sospendere le promozioni già effettuate ed utilizzare reali criteri di meritocrazia. Sono convinta, infatti, che è opportuno attendere prima di permettere avanzamenti di carriera ed evitare che i nuovi “promossi” lo diventino senza passare dal concorso, scavalcando colleghi che hanno i loro stessi requisiti o addirittura superiori”.
Com. Stam.