“Prevedere l’uso della forza per assumere le impronte digitali metterebbe a rischio gli agenti oltre a rappresentare una evidente violazione dei diritti umani. Per i poliziotti significherebbe, una volta libero il soggetto sottoposto a foto segnalamento, essere denunciati, iscritti nel registro degli indagati, rinviati a giudizio perché il magistrato non ha presenziato alle operazioni ed assistito ai momenti concitati, e nella peggiore delle ipotesi, essere condannati per aver, in maniera non proporzionale alzato tutte e due le mani di fronte a chi ne ha usato solo una. A ció si aggiungano le parcelle da pagare agli avvocati che si aggira di solito intorno a 30 mila euro che i poliziotti devono pagarsi da soli.
Chiediamo al Ministro Alfano, di rivedere la sua posizione su una norma a dir poco assurda e gli ricordiamo che, ad oggi, la maggior parte delle denunce contro i poliziotti sono presentate proprio da stranieri”.
Così Giovanni Iacoi, Segretario Generale di Ugl – LeS Polizia sulla proposta del Ministro Alfano di prevedere l’uso della forza per assumere le impronte.
Com. Stam.