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Truffatori delle monetine in azione a Castelvetro Piacentino (PC). Tre arresti dei Carabinieri

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Nella tarda mattinata di sabato 08 aprile u.s. tre losche figure, un uomo e due donne di origini centro americane si aggiravano tra le auto in sosta del supermercato “Bennet” di Castelvetro Piacentino (PC). Quando adocchiata una possibile vittima si disponevano per ingannarla. Notato che una cliente aveva appena appoggiato la borsetta sulla propria auto e si apprestava a salirvi, la prima malvivente passava e lasciava cadere delle monetine mentre la seconda invitava la vittima a raccoglierle, dicendo che erano cadute proprio a Lei. Approfittando di questa distrazione le due donne si impossessavano della borsetta e salivano su una Renault Megane dove alla guida le attendeva un complice. La derubata, però, accortasi del raggiro provava a recuperare la borsa, venendo urtata e trascinata dall’auto e rovinando a terra. Sarà poi medicata e giudicata guaribile in 20 (venti) giorni di prognosi per “traumi contusivi e ferite lacero contuse”. Un testimone presente alla scena dava subito l’allarme, permettendo a personale in borghese del Nucleo investigativo, già presente in zona, di accorrere sul posto e porsi all’inseguimento dei malviventi che venivano rintracciati poco dopo, con l’ausilio di pattuglie delle Stazioni Carabinieri di Monticelli d’Ongina (PC) e Villanova d’Arda (PC), accorse sul posto, e tratti in arresto. Trattasi di:

−        BARBIERI BOCANEGRA EDITH, nata Cuba, 27enne;

−        PEREYRA MENDEZ JESSICA, nata Perù, 36enne;

−        DE LOS SANTOS JUAN CARLOS, nato Cuba, 29enne.

Nella tarda mattinata odierna il sost. Proc. Dott. Roberto Fontana, titolare dell’indagine, nel dare la notizia dell’avvenuto arresto precisava di aver già inviato il fascicolo al GIP con richiesta di convalida e di emissione di misura cautelare in carcere per rapina impropria. I tre arrestati sono stati associati alla locale casa circondariale mentre la refurtiva è stata recuperata e restituita e l’autovettura (intestata ad un prestanome), posta sotto sequestro.

L’arresto è stato reso possibile dalla collaborazione tra la popolazione e le Forze di Polizia, poiché soltanto unendo e mettendo in relazione le testimonianze parziali fornite dai cittadini si è pervenuti alla corretta identificazione dei colpevoli. Inoltre solo il tempestivo intervento del personale del Nucleo Investigativo e delle due citate Stazioni Carabinieri ha impedito che i malviventi potessero dileguarsi.

In conclusione, si invita la popolazione eventualmente rimesta vittima di analoghi fatti a mettersi in contatto con i Carabinieri per riconoscere eventualmente i colpevoli.

Com. Stam.

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