Tanta soddisfazione per i deputati del M5s che, dopo aver mosso diverse denunce sono riusciti ad attirare l’attenzione sulle potenziali violazioni dell’articolo 38 dello “Sblocca Italia”, che prevedeva la concessione dell’avvio degli scavi petroliferi nel Mar Mediterraneo. “Un incidente in un mare chiuso come il nostro – hanno annunciato i deputati – rischia di distruggere gli ecosistemi marini e intere economie in maniera tale che nessuna fidejussione potrebbe mai coprire eventuali danni.” Soddisfatto dei risultati ottenuti, anche il presidente regionale dell’Anci, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, secondo il quale la Sicilia dovrebbe utilizzare il proprio patrimonio ambientale e culturale per programmi di crescita. Sul tema delle trivellazioni in Sicilia si sta anche elaborando il primo referendum consultivo della storia dell’isola, che allineerebbe il nostro Governo a quello delle altre regioni. Intanto è già stato approvato in commissione ambiente e in attesa dell’esame di sala d’Ercole un disegno di legge di voto.
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