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Tre ore separano Palermo e Catania, inaugurato nuovo treno Minuetto

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Palermo-Catania in tre ore e comodamente seduti su un treno. Ieri mattina, sono stati presentati i collegamenti ferroviari tra le due città più discusse del momento a causa dei crolli stradali. Si chiama Minuetto ed è di Trenitalia; quattordici le corse giornaliere, per un prezzo di 12,50 euro solo andata. All’inaugurazione presenti Rosario Crocetta, Leoluca Orlando, Enzo Bianco. Il Governatore della Sicilia ha dichiarato: «San Paolo diceva che qualche volta dal male nasce il bene. Questo è uno di quei casi». Il treno non sarà diretto, farà delle tappe a Termini Imerese, Caltanissetta Xirbi ed Enna. Il crollo del viadotto sull’autostrada A19 ha reso impossibile la vita di migliaia di cittadini in queste settimane, costringendoli a fare strade molto complesse per passare da una città all’altra. Sarà possibile spostarsi in tre ore, contro le cinque precedentemente necessarie. «Abbiamo incardinato uno strumento per introdurre l’alta velocità in Sicilia» ha aggiunto Crocetta «e questa frana ci ha dato la possibilità di accelerare in qualche modo questa cosa. Il treno diventa il mezzo di trasporto più competitivo tra Palermo e Catania». Tra i presenti alla partenza dal binario 3 della stazione Centrale di Palermo, oltre al presidente di Rete ferroviaria italiana Dario Lo Bosco, il direttore della direzione commerciale Esercizio Rete Rfi Gianpiero Strisciuglio, il direttore della Divisione passeggeri regionale Trenitaria Orazio Lo Iacono. C’era anche l’assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Battista Pizzo: «Subito dopo l’approvazione della legge di stabilità regionale che prevede necessaria copertura finanziaria,» ha dichiarato «pubblicheremo il bando per l’affidamento del servizio di integrazione del piano regionale dei trasporti. Con l’aggiornamento» ha concluso «si darà il via anche in Sicilia al processo di liberalizzazione del sistema trasporti». «L’inaugurazione di questa tratta speciale» ha spiegato Orlando «è una delle poche cose positive scaturite dopo il crollo del viadotto Himera, in quanto c’è stato l’impulso per riscoprire l’importanza dei collegamenti ferroviari. La città sarà attraversata da sedici stazioni all’interno della cinta urbana. Una volta completato l’anello ferroviario, si potrà parlare di una vera e propria metropolitana ferroviaria. Mi auguro che questo sia il segno di una vera svolta per le ferrovie in Sicilia, per troppo tempo regione trascurata».

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