Trasformare gli uffici in abitazioni ed eliminazione dei vincoli per le attività commerciali nei centri storici
Ania, Casa Mia e FIMAA denunciano la mancanza di strategie per la crescita economica. Da tempo proviamo a far riflettere la giunta Comunale di Palermo sulla necessità di dare il via a degli interventi in grado di dare un nuovo impulso alla ripresa economica di una città agonizzante e che ogni giorno che passa affonda sempre di più nell’incuria e nel suo disfacimento.
Da tempo denunciamo la lentezza esasperante, se non voluta, degli uffici comunali che si occupano del Piano Urbano di Palermo e in particolar modo del cambio di destinazione d’uso delle unità immobiliari e della variazione del piano commerciale del Centro Storico di Palermo.
Interventi questi a costo zero per la Giunta Orlando ma in grado di dare un reale e notevole impulso alla ripresa economica della nostra Città, basti penare a tutti i lavori edili necessari per questa variazione catastale.
Da studi fatti dal Sindacato Inquilini Ania, dal Sindacato Proprietari Casa Mia e dal Sindacato degli Agenti Immobiliari FIMAA Palermo, in città esistono poco più del 42% delle unità immobiliari catastate A10, cioè uffici, che hanno i requisiti tecnici per poterne cambiare la destinazione d’uso in unità immobiliari abitative, cioè A2, A3, ecc.
Il mercato immobiliare degli uffici, come viene confermato da Angelo Virga il Presidente di FIMAA Palermo e Luca Tantino Segretario di CASA MIA, è ormai da parecchi anni completamente fermo ed inesistente sia per la vendita che per la locazione.
Moltissimi proprietari di uffici non sanno più cosa fare per rendere produttivi i propri immobili che continuano a restare vuoti ed improduttivi.
All’aspetto prettamente economico denunciato dal Presidente Fimaa Angelo Virga e dal Segretario di Casa Mia Luca Tantino che ribadisce la necessità urgentissima di rivitalizzare questo settore immobiliare, si associa anche la denuncia del Segretario di ANIA Andrea Monteleone che evidenzia anche l’aspetto sociale e di sicurezza del territorio urbano che in mancanza di qualsiasi utilizzo di queste unità immobiliari si crea un impressionante deserto urbano, lasciando interi quartieri e strade in balia della delinquenza e dei disperati che purtoppo sempre più sono presenti in città.
Solo nella Via Roma di Palermo vi sono circa il 68% degli uffici che presentano le caratteristiche tecno/urbanistiche per poter essere trasformate in abitazioni, rivitalizzando il territorio e incrementando anche l’uso di queste unità immobiliari ai fini turistico/ricettivi.
Altra denuncia che ANIA, CASA MIA e FIMAA portano avanti da tempo è la variante da apportare all’ormai “famigerato” Piano Commerciale del Centro Storico di Palermo per permettere alle attività commerciali di poter aprire loro servizi e negozi con superfici superiori ai 600 mq.
Questa semplice revisione del Piano Commerciale porterà nuova linfa commerciale e quindi lavoro ed occupazione specialmente nella desertica Via Roma di Palermo.
Alcuni anni fa una grande azienda nazionale voleva aprire un grande centro del food proprio in Via Roma ma a causa di questi vetusti ed anacronistici paletti ciò non è stato possibile, come non si riesce a capire perchè Ikea e Decathlon non possono aprire loro punti vendita a Palermo.
Questa mentalità ottusa crea disoccupazione e minori opportunità di lavoro per i nostri giovani che sono costretti sempre più ad emigrare al nord o peggio anche all’estero.
Per tutto questo chiediamo alla Regione Siciliana di intervenire normativamente affinchè si possa semplificare il farraginoso iter burocratico per il cambio di destinazione d’uso delle unità immobiliari e vengano regolamentati, con una maggiore attenzione alla crescita commerciale ed economica del territorio, i piani commerciali delle città siciliane.
Invitiamo la politica tutta a riflettere a quanta economia e lavoro si creerà, rivitalizzando a costo zero l’intera comunità siciliana, e su questi due aspetti da tempo ANIA, CASA MIA e FIMAA chiedono che si intervenga in maniera concreta e risolutiva.
Com. Stam.