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Trapani, scandalo diocesi: nuova perquisizione per l’ex Vescovo Monsignor Francesco Miccichè


Si fa sempre più critica la posizione dell’ex Vescovo di Trapani Monsignor Francesco Miccichè, l’alto prelato finito al centro di presunti scandali all’interno della Curia di Trapani, ha subito una seconda perquisizione. Dalla villa di Miccichè sarebbero stati sequestrati arredamenti sacri, argenteria e titoli di credito milionari.
I riflettori su Miccichè sono accesi dal lontano 2011, quando il vescovo di Mazara Domenico Mogavero, venne inviato nella diocesi di Trapani come visitatore apostolico per indagare su un buco di oltre 1 milione di euro. La vicenda interessò non solo il Vaticano ma anche la Guardia di Finanza che avviò un indagine su due fondazioni della diocesi trapanese. Ci sarebbero stati acquisti di auto di lusso, nell’indagine, che coinvolse anche il direttore amministrativo Don Ninni Treppiedi. Varie le accuse che indussero l’allora Papa Benedetto XVI a rimuovere Treppiedi: riciclaggio, appropriazione indebita, truffa, calunnia, diffamazione. Treppiedi si “pentì” iniziando a collaborare con la giustizia e puntando il dito proprio verso Miccichè che secondo i Pm si sarebbe intascato decine di migliaia di euro destinate alle donazioni dell’otto per mille. Il procuratore di Trapani Marcello Viola, ipotizza a carico del prelato il reato di appropriazione indebita aggravata.

di: Vito Lo Franco

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