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The Nice Guys~ Nostalgicamente 70’s

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La carriera di sceneggiatore di Shane Black comprende l’intera serie di Arma letale (il primo lo scrisse appena venticinquenne), L’ultimo boyscout e l’ingiustamente dimenticato Spy con Geena Davis (beh sì, anche Last Action Hero…). Da regista per il cinema ha parsimoniosamente realizzato soltanto il simpatico Kiss Kiss Bang Bang (2005) e il terzo – e meno compatto – capitolo della saga di Iron Man, datato 2013. Momentaneamente allontanatosi da Robert Downey Jr., il nostro, facendo tesoro degli elementi vincenti dei suoi lavori precedenti (in particolare lo spirito del buddy movie e il ritmo sostenuto) e collaborando con Anthony Bagarozzi per la stesura del copione, sceglie di cavalcare pure quella moda d’autore che, da Boogie Nights a Vizio di forma, entrambi di Paul Thomas Anderson, passando per American Hustle di David O. Russell, rivisita le atmosfere, le luci, le musiche, i vestiti e le acconciature dei Seventies, ossia un “decennio contestatore” che si rivelò assai fertile persino per la settima arte.

E c’è finanche un intreccio degno di questo nome, imperniato sulla confluenza di due singolari indagini. Una è condotta, con maggiore legittimità ma grande goffaggine, dall’investigatore privato Holland March (Ryan Gosling, che dopo Lars e una ragazza tutta sua e Crazy, Stupid, Love. sperimenta da par suo un’altra variante della commedia), incaricato dalla svanita signora Glenn (Lois Smith) di ritrovarle la nipote, una pornostar ufficialmente morta in un tragico e poco chiaro incidente d’auto (con sfondamento di casa) eppure forse ancora in circolazione. Parallelamente, il rude castigatore Jackson Healy (un abbottato e piuttosto autoironico Russell Crowe) è pagato dalla giovane fuggiasca Amelia (la gradevole Margaret Qualley), che successivamente scompare, per toglierle di torno qualche inseguitore; uno, per rocambolesche circostanze, è proprio March. Una volta che le loro strade, violentemente, s’incrociano, i due, dopo alcuni battibecchi supplementari, comprendono che cooperare li porterà più lontano. Anche perché la faccenda, in cui entrano la potente madre della “latitante” (la conturbante e probabilmente ritoccata Kim Basinger) e la sua ambigua assistente (la non meno avvenente e sottile Yaya  DaCosta), due pericolosi sgherri (Keith David e Beau Knapp) e un bounty killer (Matt Bomer) che seminano morti nonché la bobina di un film a luci rosse compromettente (per motivi insoliti), è più grossa di quanto possano immaginare. Qualche dettaglio resta nebbioso, delle azioni sono allegramente assurde, però non c’è traccia di tedio. La vivace Angourie Rice (Holly, tenace figlia di Holland) è una promessa.

The Nice Guys (id., USA, 2016) di Shane Black con Russell Crowe, Ryan Gosling, Angourie Rice, Margaret Qualley, Kim Basinger

di Massimo Arciresi

KKKKK
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