Teatro Massimo la sinfonia Leningrado di Šostakovič Quattro movimenti epici composti per la resistenza della città all’assedio nazista
Palermo. Il 22 giugno 1941 Hitler ordinò l’attacco contro l’Unione Sovietica; l’8 settembre 1941 Leningrado era circondata dalle truppe naziste; era l’inizio di un assedio che si sarebbe prolungato per due anni e mezzo, fino al gennaio del 1944, uno degli eventi bellici più noti e seguiti nel corso della seconda guerra mondiale. A influenzare l’opinione pubblica europea e americana contribuì anche la sinfonia che Dmitrij Šostakovič, a Leningrado, iniziò a comporre fin da subito, nel luglio 1941. La sinfonia sarà eseguita al Teatro Massimo domani, venerdì 30 settembre alle 20.30. Sul podio Aziz Shokhakimov, 28 anni, nato in Uzbekistan, direttore principale ospite dell’Orchestra Sinfonica “Verdi” di Milano e vincitore del Nestlé and Salzburg Festival Young Conductors Award 2016.
La sinfonia fu composta in brevissimo tempo. Nonostante questo, i suoi quattro movimenti straripano fino a raggiungere dimensioni epiche, consone all’eroismo della resistenza della città. Proprio per questo fu definita una Blitzsymphonie (Sinfonia-lampo) che rispondeva alla Blitzkrieg (guerra-lampo) nazista. Ma diversamente dall’attacco nazista, che ben presto si impantanò nella resistenza russa, la Settima Sinfonia di Šostakovič conobbe un successo e una diffusione altrettanto rapidi: da Kujbysev il microfilm della partitura giunse in Inghilterra, dove la Sinfonia fu eseguita il 22 giugno 1942 sotto la bacchetta di Henry Wood; il 19 luglio ci fu la prima esecuzione negli Stati Uniti, affidata ad Arturo Toscanini con l’Orchestra della radio NBC, che trasmise il concerto in tutta la nazione; fu solo la prima di una sessantina di esecuzioni nel breve giro di un anno, affidate ai maggiori direttori dell’epoca.
venerdì 30 settembre 2016 ore 20.30
LENINGRADO
Dmitrij Šostakovič (1906-1975)
Sinfonia n. 7 in Do maggiore op. 60 “Leningrado”
Allegretto
Moderato (poco allegretto)
Adagio
Allegro non troppo
Direttore Aziz Shokhakimov
Orchestra del Teatro Massimo
Com. Stam.