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Strage Nassirya, Micciché e Tajani commemorano le vittime siciliane Il presidente dell’Ars: “Eroi del nostro tempo che rimangano impressi nella nostra memoria” (Foto)

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Palermo – “Sono trascorsi quindici anni e tutti abbiamo ancora impresse nella memoria le terribili immagini della strage di Nassiriya. Un attentato terroristico che provocò la morte di diciannove nostri connazionali – di cui dodici carabinieri, cinque militari e due civili – che partecipavano alla missione internazionale denominata Antica Babilonia”.

Così il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, durante la cerimonia per la commemorazione dei caduti a Nassirya, a Sala d’Ercole, alla presenza del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.

Altissimo fu il tributo di sangue pagato dalla Sicilia che vide il sacrificio di sette suoi figli – ha aggiunto Miccichè -. Il 12 novembre 2003 in Iraq persero la vita Giovanni Cavallaro, sottotenente, originario di Messina; Alfio Ragazzi, maresciallo aiutante di Messina; Giuseppe Coletta, brigadiere di Avola; Ivan Ghitti, brigadiere di San Fratello; Domenico Intravaia, vice brigadiere di Palermo; Horacio Majorana carabiniere scelto, di Catania; Emanuele Ferraro, caporal maggiore scelto di Carlentini”.

“Oggi siamo qui per ricordare quei ragazzi, le loro storie, il loro estremo sacrificio – ha sottolineato -. Commemoriamo questi eroi del nostro tempo, affinché i loro nomi, di fedeli e coraggiosi interpreti del nostro impegno al servizio della collettività, rimangano sempre impressi nella nostra memoria”.

“Che il ricordo dei caduti a Nassirya accompagni ciascuno di noi ogni giorno, che il loro nobile sacrificio ricordi quanto è ancora impervia la strada che conduce alla pace e ai diritti – ha detto il presidente dell’Ars -. Le uniche cose per cui vale la pena combattere, le uniche cose senza le quali non vale la pena vivere”.

“Oggi ricordiamo le vittime della violenza del terrorismo di Nassirya, uomini andati a difendere la pace, la libertà a migliaia di chilometri dall’Italia, in difesa dei valori che contraddistinguono l’Unione europea, grazie alla quale viviamo in pace da 70 anni”, ha detto Tajani.

Dopo gli interventi di Miccichè e Tajani, a Sala d’Ercole si è svolto un concerto dell’orchestra del Teatro Massimo diretta dal maestro Gabriele Ferro, che ha eseguito brani di Mozart.  Il concerto è stato aperto con l’esecuzione dell’Inno di Mameli, a cui è seguito un minuto di silenzio.

Prima della commemorazione, nel cortile Maqueda di Palazzo dei Normanni, il presidente Miccichè e il presidente Tajani hanno deposto una corona di alloro davanti alla lapide che ricorda i caduti. Alla cerimonia hanno preso parte il vicepresidente della Regione, Gaetano Armao, alcuni componenti del governo regionale, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, deputati regionali e nazionali, le massime autorità civili e militari e i familiari delle vittime.

Com. Stam.

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