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Stipulato in Prefettura Protocollo per la prevenzione della criminalità in banca

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Il Prefetto Antonella DE MIRO ed il rappresentante delegato alla sicurezza dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) Dr. Marco IACONIS hanno oggi sottoscritto in Prefettura, insieme con 18 banche tra le quali sono presenti tutti i maggiori Istituti operanti a livello nazionale, un protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalità in banca.

Il protocollo è stato siglato alla presenza del Questore di Palermo, Guido LONGO, del Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Giuseppe DE RIGGI e del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Gen. Giancarlo TROTTA e del Direttore della Banca d’Italia di Palermo Dr. Antonio CINQUE.

Il documento intende assicurare l’ulteriore implementazione delle misure volte a soddisfare la domanda di sicurezza che investe il settore bancario e di rispondere all’esigenza di consentire l’operatività degli sportelli bancari in condizioni di tutela della sicurezza dei dipendenti addetti ai servizi bancari e dell’utenza.

L’iniziativa odierna si inquadra, infatti, nel contesto degli interventi volti a sviluppare stabili e proficue sinergie collaborative tra soggetti istituzionali pubblici ed operatori economici, con l’obiettivo di rafforzare sul territorio la “sicurezza partecipata”, raggiungendo più elevati livelli di tutela dei cittadini e rendendo ancor più efficace la complessa ed articolata attività di prevenzione e contrasto della criminalità, messa quotidianamente in campo dalle Forze dell’Ordine.

Con il protocollo sottoscritto in Prefettura vengono recepiti, al fine della compiuta attuazione in sede territoriale, i contenuti del protocollo sottoscritto il 12 novembre 2015 tra il Ministero dell’Interno – Dipartimento della P.S. e l’ABI.

Il protocollo prevede precisi impegni assunti dalle banche per l’attuazione e lo sviluppo di azioni finalizzate alla segnalazione alle Forze dell’Ordine di situazioni di rischio, all’adozione – entro 3 mesi dalla data di sottoscrizione – di idonee misure di sicurezza tecnologicamente avanzate tra cui la videoregistrazione, il dispositivo custodia valori ad apertura ritardata, videocollegamento/videosorveglianza, nonché alla dotazione di misure di sicurezza a protezione delle apparecchiature ATM per la mitigazione dei furti; le banche si impegnano altresì ad attuare, almeno su base annua e per tutti i dispositivi di sicurezza che lo richiedano, attività di verifica e/o manutenzione preventiva volte ad assicurarne il miglior funzionamento così come a ripristinare in tempi brevi gli impianti che abbiano subito guasti.

Per garantire la massima diffusione e circolarità delle informazioni afferenti l’attività delle banche, queste si impegnano ad inserire sul Portale www.ossif.it:

  • il nome, il numero telefonico e la e-mail del responsabile o della struttura alla quale è possibile rivolgersi per le problematiche di sicurezza di carattere generale;
  • il nome e il numero telefonico di un referente per le problematiche concernenti le singole dipendenze o, in alternativa al secondo, un recapito telefonico facente capo ad una centrale operativa della banca a cui far riferimento nelle 24 ore;
  • l’elenco delle dipendenze, i relativi indirizzi, i numeri telefonici e di fax;
  • l’orario di apertura al pubblico antimeridiana e pomeridiana, dal lunedì al venerdì, e di apertura eventuale nelle giornate di sabato e domenica.

L’ABI tramite il proprio Centro di Ricerca sulla sicurezza anticrimine (OSSIF), provvederà a trasmettere le suddette informazioni alla Prefettura.

Le banche si impegnano a segnalare ai referenti che sono stati all’uopo designati dalle Forze dell’Ordine, ogni situazione di rischio relativa a:

  • carenze gravi e imprevedibili delle misure di sicurezza;
  • movimenti sospetti di persone all’interno e all’esterno delle dipendenze bancarie;
  • eccezionali aggravamenti del rischio;
  • lavori da svolgere durante l’orario di apertura della dipendenza che inficino l’efficacia delle misure di sicurezza;

altre situazioni particolari di rischio in cui versano le dipendenze bancarie.

Le banche si impegnano ad intensificare, nei confronti dei propri dipendenti, le attività di informazione inerenti la sicurezza anticrimine, anche tramite specifica normativa (ad es. l’apposita Guida ABI sull’antirapina per il personale di sportello, i contenuti info/formativi del Centro Antifrode del Consorzio BANCOMAT) al fine di individuare standard comportamentali adeguati alle specifiche circostanze.

Le banche inoltre cureranno con continuità la valutazione del rischio rapina di ciascuna dipendenza e del rischio di attacco alle apparecchiature ATM aggiornando periodicamente detta valutazione, in relazione all’evoluzione dei fenomeni criminosi e alle eventuali informazioni fornite dalle Forze dell’Ordine.

Le Forze dell’Ordine, oltre ai servizi di prevenzione espletati sul territorio, interverranno su richiesta delle banche e a fronte di reali stati di necessità, a specifici incontri con le banche stesse per fornire informazioni in materia di sicurezza anticrimine, partecipando a workshop organizzati da OSSIF per promuovere presso le banche la cultura della sicurezza anticrimine.

La Prefettura, ovviamente, promuoverà ove se ne palesi la necessità, Riunioni di coordinamento delle Forze di Polizia ovvero Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per la trattazione di problematiche inerenti la sicurezza bancaria, anche a seguito di situazioni di particolare criticità che dovessero essere segnalate dalle Forze di Polizia e/o dalle parti che hanno sottoscritto il protocollo, ovvero dalle Organizzazioni Sindacali di categoria.

Com. Stam.

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