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Servizi Città Metropolitana di Catania, la Ugl firma l’accordo per il transito dei 331 lavoratori

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“Atto di responsabilità con sacrifici temporanei per evitare licenziamenti” La Ugl Igiene ambientale, insieme alle sigle autonome Confali, Cisal e Orsa, ha firmato questa mattina il verbale di intesa con l’azienda Servizi Città Metropolitana di Catania, per il transito di tutto il personale.

Un passaggio propedeutico all’invio della documentazione per l’acquisizione dell’intero pacchetto di Pubbliservizi, nella procedura d’asta che prevede la ricezione delle offerte entro il prossimo 10 Maggio. “Con il presidente di Scmc Mario Balsamo oggi abbiamo limato gli ultimi dettagli rispetto all’accordo già raggiunto ieri sera sul salvataggio dei 331 posti, con una riduzione temporanea (fino a fine 2023) di ore lavorative settimanali e dei livelli contrattuali acquisiti, con il mantenimento dell’attuale contratto di lavoro – spiegano il segretario provinciale della federazione Ugl Igiene ambientale Giuseppe D’Amico ed il suo vice Uccio Lauricella. Niente cassa integrazione, quindi, considerato che non avrebbe consentito il rientro in Scmc delle 73 unità che ne avrebbero usufruito. Avevamo già consultato ieri stesso i lavoratori e, stamane, forti della rappresentanza che ci è stata data dagli stessi non abbiamo esitato a sottoscrivere il testo condiviso per evitare una macelleria sociale e consentire l’avvio della nuova Azienda speciale. Per noi – fanno notare i due sindacalisti – si è trattato di un atto di responsabilità,  che dobbiamo a tutto il personale il quale adesso ha una speranza in più di poter continuare a lavorare nei servizi che l’ente metropolitano gestisce per la collettività. Ribadiamo il nostro ringraziamento al presidente Balsamo per l’impegno profuso ed esprimiamo anche un sincero grazie a tutti i dipendenti di Pubbliservizi, per la grande pazienza che hanno avuto in una situazione difficile e snervante, comprendendo la necessità di accettare un accordo come questo che rimane l’unica via possibile per tutelare 331 persone. Siamo certi – concludono D’Amico e Lauricella – che domani anche le altre sigle firmeranno, sospinte dalla volontà dei lavoratori di continuare a lavorare pur dovendo fare inizialmente alcuni sacrifici.”

Com. Stam.

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