Parma, 22 Novembre 2018 – A rispondere ai microfoni del sito web dello Zebre Rugby Club questa settimana tocca ad un giocatore di mischia: il tallonatore Massimo Ceciliani.
Il ventunenne di Sondrio -alla sua prima stagione in bianconero dopo l’esperienza in Eccellenza con il Rugby Viadana 1970 dello scorso anno- ci parla dei suoi primi passi nel rugby, delle differenze tra il massimo campionato italiano e il Guinness Pro14 e del suo futuro. Durante l’intervista ci racconta anche degli allenamenti individuali del tallonatore, del suo modo di interpretare il ruolo e della prossima sfida contro il Munster di domenica 25 Novembre, in occasione del 9° turno del torneo celtico.
Clicca e ascolta l’intervista dal canale Youtube dello Zebre Rugby Club
Sei cresciuto nel Rugby Delebio in provincia di Sondrio, raccontaci come è vissuto il rugby in Valtellina. Che rapporto hai oggi col tuo club? Il rugby in Valtellina negli ultimi anni è cresciuto molto, grazie al lavoro delle 3 società del territorio: il Delebio, il Sondrio e il Sondalo. A Delebio, nel sud della Valtellina, è stato fatto un grande lavoro nelle scuole, e grazie al lavoro di tutti i volontari c’è stata una crescita soprattutto nelle giovanili. Con il mio club ho un grandissimo rapporto, quando torno a casa mi sostengono e quando possono vengono a vedermi.
In questi anni chi è stato per te un esempio da seguire? Negli ultimi anni ho preso esempio dai tallonatori di Nuova Zelanda e Sud Africa. Sono dotati di fisicità, velocità e tanta intelligenza che, nel rugby moderno, serve tanto.
Chi e quando ti ha fatto capire che il tuo futuro ovale sarebbe stato in prima linea? Fino all’Under 16 ho sempre giocato nei trequarti, poi nell’Accademia U18 a Milano mi hanno spostato in prima linea. È stato il cambiamento migliore per me perché è molto bello e un onore giocare in prima linea.
Parlaci del ruolo del tallonatore: siamo tutti curiosi di capire se davvero sei il fulcro della mischia. Penso di si perché in mischia tutte le direzioni di spinta vengono date proprio dal tallonatore. È colui che dirige, come un maestro in un concerto.
Dopo il 6 Nazioni U20 disputato nel 2017, hai preso parte alla spedizione azzurra in Georgia per il mondiale di categoria. Che esperienza è stata? Il mondiale è stata una delle esperienze migliori, sono riuscito a confrontarmi con i migliori giocatori di tutte le nazioni. È stata una grande esperienza anche sotto l’aspetto professionale.
Conclusa l’Accademia e dopo un solo anno al Rugby Viadana 1970 torni a Parma. Quali sono le differenze maggiori tra l’Eccellenza e il Guinness PRO14? La differenza maggiore tra le due competizioni è il livello di gioco: nel Guinness Pro14 l’intensità è maggiore e si lavora tanto al video, studiando gli avversari per scoprirne punti forti e debolezze. In Eccellenza il livello di intensità del gioco è cresciuto negli ultimi anni, come il minutaggio effettivo.
Oltre all’allenamento collettivo, il tuo ruolo t’impone anche sessioni individuali di lancio dell’ovale. Come funziona una touche? Faccio due o tre allenamenti individuali a settimana sul lancio. La touche è cambiata negli ultimi anni, per il tallonatore è tutto un lavoro di anticipazione su dove e come il saltatore verrà alzato.
Sei iscritto all’Università degli Studi di Parma e frequenti il corso di Economia e Management. Pensi già a un futuro dopo il rugby? Si penso al futuro perché gli introiti di una carriera nel rugby professionistico ti obbligano a farlo. Giocare a rugby è un sogno che si è avverato ma che finirà, e c’è tutta una vita davanti. Con lo studio ho un piano B.
Quali sono le tue aspettative individuali e di squadra per la stagione appena iniziata? Voglio migliorare me stesso, sia dal punto di vista rugbistico che fisico, e giocare il più possibile, aumentando la mia esperienza in un campionato difficile come il Pro14. Come squadra dobbiamo migliorare le buone cose fatte lo scorso anno, magari arrivando anche ai playoff.
Domenica la partita contro Munster. Per la prima volta affronterai una delle squadre più titolate d’Europa che fa del pack il suo punto di forza. Parlaci del prossimo avversario. Il Munster è una squadra che ha una mischia molto forte, soprattutto nella maul. Dobbiamo riuscire ad arginarli, abbiamo lavorato bene su questi aspetti in settimana. Noi dobbiamo farli correre molto e fare la nostra partita, come sappiamo fare.
La scheda del giocatore:
Nome: Massimo
Cognome: Ceciliani
Nato a: Sondrio
Il: 05/01/1997
Altezza: 186 cm
Peso: 104 kg
Ruolo: tallonatore
Honours: Italia U20, U18, U17
Caps: 0
Presenze in Guinness PRO14: 6
Presenze in EPCR Champions Cup: 0
Presenze in EPCR Challenge Cup: 1
Club Precedenti: Rugby Viadana 1970, Accademia Nazionale “Ivan Francescato”, Rugby Grande Milano, US Delebio Rugby
Instagram: massimo_ceciliani
Com. Stam.