Breve

Recuperare Teatro Moncada a Catania


Mai più a Librino una struttura come il Teatro Moncada. Dopo l’operazione di recupero del vicino Palazzo di Cemento è fondamentale voltare pagine e completare il piano di rivalutazione di un’ampia area che comprende pure il parco Librino. In questo contesto va incentrato il sopralluogo effettuato dalla commissione comunale al Patrimonio. Come presidente, il sottoscritto Salvatore Tomarchio vuole rimarcare l’importanza di queste sedute itineranti “perchè solo verificando sul posto le condizioni delle strutture è possibile studiare e capire i percorsi e le proposte più adatte a risanare quelle che sono enormi incompiute. In questo contesto il Teatro Moncada rappresenta un’ enorme ferita aperta che va assolutamente rimarginata. Con l’assessore ai Lavori Pubblici cooperiamo per capire dove poter reperire quei fondi necessari a ridare la struttura a tre piano al quartiere. Dopo quattro inaugurazioni e milioni di euro buttati al vento oggi servono fatti e non più illusioni”. Una destinazione d’uso chiara e vincolata perché il territorio ha bisogno di luoghi di socializzazione e aggregazione. Attrezzature e impianti dove il quartiere possa mettere in mostra le proprie potenzialità. Il vice presidente della commissione al Patrimonio Ersilia Saverino nel corso del suo intervento ha ribadito che “ le associazioni e tutti i volontari che operano a Librino ci chiedono che questo scempio possa finalmente finire. Chiuso il capitolo legato al Palazzo di Cemento bisogna ora concentrarsi sul teatro Moncada. Qui per anni i ladri hanno imperversato indisturbati perchè mancavano i necessari controlli. Milioni di euro spese in attrezzature, per ritrovarsi alla fine un edificio completamente vandalizzato dove non ora resta più niente da rubare. Un impianto usato in passato solo per piccole rappresentazioni spot. Finito l’evento, calava il sipario ed i ladri entravano in azione”. Non un recupero fine a se stesso, ma un piano preciso di rivalutazione coinvolgendo federazioni sportive e compagnie teatrali attraverso la stipula di convenzioni ad hoc.  “Si potrebbe mantenere il grosso impianto garantendo costi contenuti per la collettività- dice il componente della commissione al Patrimonio Francesco Saglimbene-. Chiudere un impianto al quartiere è il primo passo verso la sua distruzione. Il territorio deve sentire il teatro Moncada come una sua risorsa; deve “adottarlo”. Solo così si potranno tenere lontani vandali e delinquenti”.  Certezze sulla destinazione futura della struttura. Sicurezze che passano attraverso un percorso a tappe con attori certi con cui interloquire e documentazione necessaria per procedere. “L’amministrazione deve fare in modo che il recupero dell’impianto sia sentito come un’occasione per riequilibrare il rapporto tra Catania e il quartiere- sottolinea il consigliere comunale Giuseppe Catalano- all’inizio di questo percorso le proposte sul suo recupero sono tantissime. Da qui occorrerà fare una selezione per estrapolare poche idee condivise da tutti. Proposte che potrebbero prevedere qui perfino la sede di nuovi uffici comunali, un distaccamento dell’università di Catania, attività commerciali per aiutare i giovani a trovare lavoro e la casa per un’emittente televisiva. Un piano di lavoro solido e non fatto di carte bollate che si perdono nei meandri della burocrazia”.

Salvatore Tormachio

presidente commissione comunale tributi

Com. Stam.

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