“Da sette anni è in corso in Sicilia un consistente cambiamento della struttura sociale, in una regione che registra un continuo calo degli occupati, la contrazione dei redditi delle famiglie con conseguente riduzione e modificazione della spesa per consumi.
E quel che è peggio, la politica regionale è stata distratta e poco incisiva nel contrastare con politiche di welfare efficaci il generale impoverimento della società siciliana”.
Così Giuseppe Messina, Reggente di Ugl Sicilia, commentando il rapporto Bankitalia sull’andamento congiunturale dell’economia siciliana che fa riemergere con prepotenza la questione meridionale che inchioda la politica nazionale alla responsabilità per aver penalizzato pesantemente il Sud, con la Sicilia che paga il prezzo più alto.
Cresce la disuguaglianza, la povertà e l’esclusione sociale – aggiunge – perché negli ultimi sette anni la crisi ha colpito in Sicilia soprattutto le famiglie in condizioni di maggiore indigenza che non sono state, di certo, al centro delle politiche dei governi regionali che si sono succeduti dal 2008 ad oggi”.
“La politica deve interrogarsi sul da farsi – conclude Messina – non c’è più tempo da perdere, occorre uscire dalla paura, cambiare atteggiamento ed innestare fiducia per tornare a credere in un riscatto che il popolo siciliano merita”.
Com. Stam.