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Raccolta differenziata ok in 9 comuni della provincia di Caltanissetta

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Nei grandi centri i risultati sono però modesti. C’è ancora molta strada da fare. Bisogna puntare sulle risorse comunitarie per finanziare progetti alternativi all’utilizzo delle discariche.

La giunta regionale premia i Comuni che sono stati più incisivi nella gestione del servizio della raccolta differenziata. Gli assessori regionali Armao e Zambuto hanno firmato il decreto inter-assessoriale che assegna un contributo economico a quelle realtà territoriali che hanno superato il 65 per cento.

«In provincia di Caltanissetta i Comuni virtuosi aumentano e questo è un dato incoraggiante – dichiara il segretario generale della Cisl Agrigento, Caltanissetta, Enna, Emanuele Gallo -. La sensibilità dei cittadini cresce ma c’è ancora molta strada da fare».

«In provincia di Caltanissetta solo 9 Comuni su 22 possono beneficiare della premialità: Butera, Campofranco, Delia, Marianopoli, Milena, Montedoro, Resuttano, Vallelunga Pratameno, Villalba. Si tratta di cittadine con una popolazione sotto i 4mila abitanti che fanno risultare stridente il confronto con altre e ben più popolose città del nisseno. Nonostante i notevoli sforzi – sottolinea Gallo – nei grandi centri il risultato tarda a venire con livelli della raccolta differenziata che rimangono sotto soglia e non contribuiscono ad alleggerire le tariffe, destinate a crescere senza i reali benefici che può arrecare un servizio efficiente».

«E dire che il ciclo dei rifiuti può contare su importanti risorse comunitarie da utilizzare mettendo in campo le energie migliori. E’ fondamentale che le amministrazioni comunali, le aziende impegnate nella gestione dei rifiuti e le comunità lavorino in sinergia con l’obiettivo di salvaguardare l’ambiente, creare posti di lavoro, contenere le tariffe, combattere l’evasione evitando che la Tari sia un pesante balzello solo a carico dei soliti noti che civicamente la pagano».

«Sul piano economico, il problema è che troppi milioni di euro finiscono ancora in discarica – conclude Emanuele Gallo -. E’ necessario che le amministrazioni locali si uniscano in unici progetti per non perpetuare all’infinito il vecchio e comodo schema del conferimento in discarica. In assenza di interventi alternativi, queste strutture sono nel tempo destinate a diventare vere bombe ecologiche. Servono impianti all’avanguardia per invertire la consolidata pratica dello smaltimento dei rifiuti. Serve progettare e ricorrere a quelle misure specifiche previste dai bandi europei. Il tema ecologico è il tema dei prossimi anni. Dobbiamo raccogliere questa sfida ricorrendo alle risorse  comunitarie che, in questi anni, per mancato utilizzo, sono tornate indietro con grave danno economico per la collettività».

Emanuele Gallo, segretario generale CISL Agrigento, Caltanissetta, Enna

Com. Stam.

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