Al termine del Consiglio dei Ministri di due giorni fa il premier Matteo Renzi ha nominato l’ex questore di Milano Luigi Savina prefetto e vicecapo della polizia. Una promessa fatta dopo Expo ai milanesi e alla polizia. “Promosso sul campo”, ha scritto su Twitter il ministro dell’Interno Angelino Alfano riconoscendogli un grandissimo lavoro durante l’Expo. Luigi Savina prende il posto che era stato di Alessandro Marangoni, nominato prefetto a Milano. Ex collaboratore di Arnaldo La Barbera, a Palermo Savina era capo della Squadra Mobile e si distingue per le delicatissime indagini che portarono all’arresto di boss di primo piano di Cosa Nostra, tra gli altri Antonino Madonia, Giovanni Brusca, Pietro Aglieri, Michelangelo La Barbera e Gaspare Spatuzza che presto diventerà collaboratore di giustizia, facendo luce sulla strage di Capaci dove fu ucciso il giudice Giovanni Falcone, svelando il ruolo del falso pentito Vincenzo Scarantino. Natio di Chieti, è entrato in Polizia nel 1980. Laureato in Giurisprudenza, inizia la sua carriera alla questura di Venezia come dirigente della sezione Omicidi. Dal ‘91 al ‘93 dirige la squadra mobile della questura di Pescara e dal ‘93 al ‘94 lavora presso il servizio centrale operativo del Dipartimento di Ps a Roma. Palermo nel ‘94 dove rimarrà fino al ‘97 per passare poi a Napoli. Dopo un breve ritorno alla questura di Pescara, nel 2000 viene nominato capo del contingente della Polizia italiana in Albania. Nel 2004 diventa questore di Terni, nel 2006 di Ferrara, nel 2008 di Padova, nel 2011 di Cagliari e nel 2012 questore di Milano dove era attualmente. Numerosi gli encomi e le onorificenze che gli sono stati conferiti nel corso della sua carriera. Nel 2002 ha pubblicato un libro sull’interrogatorio nei reati violenti.