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Posizione FdI su rimpasto Giunta Mascali

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A distanza di qualche giorno dalle determinazioni del Sindaco, riteniamo opportuno esplicare in maniera chiara la posizione di Fratelli d’Italia in merito a quanto accaduto e le conseguenze che ciò avrà sul posizionamento del nostro partito.

In assenza del Consiglio comunale, la Giunta è l’unico organo di indirizzo e di azione politica che possa rappresentare le forze politiche in seno alla maggioranza di Governo. Partendo da questo semplice assunto, al momento della decisione assunta dal Sindaco di azzerare la Giunta, abbiamo chiesto, com’è noto, la convocazione di un tavolo ove fossero rappresentati tutti i partiti, i movimenti, i gruppi politici locali, nonché i Consiglieri comunali che fino alla decadenza sono rimasti coerentemente a sostegno della maggioranza. Purtroppo, nonostante le nostre reiterate richieste ciò non è accaduto, ed il Sindaco ha inteso sciogliere la matassa incontrando -forse- in maniera individuale i soggetti politici protagonisti della vicenda, gestendo una questione politica e quindi pubblica, come cosa propria.

Nessuna polemica con il neo gruppo di maggioranza facente riferimento alla Lega né con gli altri gruppi, ma se è vero com’è vero -altrimenti attendiamo smentita- che il Sindaco a suo dire si ritiene vicino a Forza Italia e che i restanti tre assessori afferiscono uno alla Lega (quindi con il nuovo ingresso sono due gli assessori leghisti) e gli altri due alla lista civica “Progetto Sicilia”, è evidente e paradossale che l’unica rappresentanza di Fratelli d’Italia, candidata a sostegno di Luigi Messina Sindaco nel 2015, resti fuori dall’esecutivo. Questo è il punto di vista dei pesi e dei contrappesi politici, e se vogliamo, quello che riteniamo meno importante, non appartenendo alla cultura del manuale Cencelli.

Dal punto di vista politico-amministrativo, questo si, importante e dirimente, Noi di Fratelli d’Italia specie nei momenti più duri e difficili siamo stati l’unico partito a lavorare ad ogni livello Istituzionale per il riscatto di Mascali, evitando alla città l’isolamento politico che negli ultimi lustri, oltre alle vicende giudiziarie, è stato grande causa di arretratezza. A tutto ciò si somma il nostro continuo e trasparente impegno in seno al Consiglio e alla Giunta, divenendo per numero e portata dei provvedimenti proposti, il gruppo politico maggiormente prolifico della maggioranza. Una mole di lavoro -che tra qualche giorno riassumeremo in un dossier pubblico- che è stato e sarà utile per la crescita e una rinnovata immagine positiva di Mascali.

Tutti questi motivi ci inducono a pensare che la reale volontà di chi gestisce l’Amministrazione mascalese, sia stata quella di “tranciare” il nostro ramo produttivo, ritenuto forse troppo vigoroso e politicamente ingombrante. Qualcuno potrebbe dire: nulla di nuovo sotto il sole, in quest’angolo della Sicilia di gattopardiana memoria.

Non abbiamo mai chiesto sottogoverni e poltrone, anzi, li abbiamo rifiutati. Il nostro unico interesse è stato e sarà lavorare per fare uscire Mascali dalla palude del pregiudizio morale e della crisi economico-sociale che la attanaglia ormai da anni. Un lavoro già iniziato e bruscamente interrotto proprio quando stava dando i primi frutti.

Alla luce di tutto ciò, Fratelli d’Italia, partito di gente seria e per bene, rappresentato all’Assemblea Regionale, al Governo Regionale e al Parlamento Nazionale, constatando che non esiste nemmeno un gruppo con il quale confrontarsi collegialmente, non può ritenersi parte di ciò che non esiste.

Il nostro impegno, guardando non alla prossima scadenza elettorale -ormai vicina- ma ai prossimi dieci anni, sarà quello di incoraggiare e riunire le forze sane del centrodestra, ma soprattutto dei tantissimi di mascalesi onesti e laboriosi, che al di sopra degli steccati ideologici, intendano impegnarsi per liberare e mettere a frutto le immense risorse di un territorio straordinario. Tutto ciò in collaborazione con i Comuni viciniori e le Istituzioni superiori, perché il campanilismo è ormai un arnese da consegnare alla storia.

L’augurio e la riflessione che rivolgiamo a chi detiene e deterrà il timone delle scelte politiche e amministrative fino alle prossime elezioni, lo parafrasiamo con le parole sagge di un personaggio pur non appartenente alla nostra cultura politica, Giulio Andreotti. Alla domanda di un giornalista che gli chiese: “Presidente, cosa avrebbe fatto se avesse potuto disporre del potere assoluto?”, il leader democristiano rispose: “Certamente qualche scemenza”.

Com. Stam. Ric. Pubbl.

 

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