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Poker di medaglie al femminile per il Paraclimbing azzurro in Coppa del Mondo

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Due ori, un argento e un bronzo il ricco bottino della squadra italiana a Innsbruck Grande successo per la spedizione mondiale del team azzurro del Paraclimbing nella seconda tappa di Coppa del Mondo.

Al Kletterzentrum di Innsbruck sono state conquistate ben 4 medaglie: oro per Nadia Bredice e Chiara Cavina, argento per Lucia Capovilla e bronzo per Elisa Martin.

Un poker tutto al femminile che premia gli sforzi della Federazione in questo settore in continua crescita, in termini di numeri e, evidentemente, anche di risultati!

Infatti, dopo l’ottima partenza nella tappa di Salt Lake City a maggio, che aveva fruttato un oro per David Kammerer e un argento per la Capovilla, a Innsbruck è stato raddoppiato il bottino azzurro.

Nadia Bredice (Arco Climbing), che gareggia nella categoria B1, ha finalmente potuto far valere il lavoro costante svolto con la sua guida blind Sonia Cipriani, gareggiando ad armi pari nella sua categoria. Ha conquistato meritatamente un bellissimo oro, mantenendo sin dalle qualifiche un discreto distacco dalle avversarie. Ma ecco il commento di Nadia: “Ho iniziato solo oggi a realizzare le emozioni di ieri, sono sicuramente felice ma consapevole del lavoro che devo continuare a fare. Comunque un’emozione fortissima!

Nella categoria RP2 è medaglia d’oro anche per Chiara Cavina (Four Climbers SSD), alla sua seconda competizione internazionale: una fantastica sorpresa, frutto di un grande impegno, decisamente ripagato. Partiva dal terzo posto in qualifica e in finale ha creato un abisso fra sé e le avversarie, con un trionfo assoluto. Felicissima, ha dichiarato: “Vincere alla mia seconda gara in Coppa del Mondo è stata veramente un’emozione indescrivibile, che mi dà tanta motivazione per migliorare ancora”.

Nella categoria AU2 Lucia Capovilla (ASD Arco Climbing) bissa la medaglia d’argento di Salt Lake City, dietro l’inossidabile campionessa francese Solenne Piret, che è sempre più consapevole di doversi guardare le spalle, perché Lucia è agguerrita, motivata e sempre più performante. Con la consueta lucidità ha dichiarato: “Una bellissima gara, con una qualifica difficile. In finale sono arrivata bella carica, ho lottato fino all’ultimo per non cadere, non volevo mollare, pur trovandomi in una posizione molto scomoda per uscire dal tetto. Comunque sono contenta perchè ci sono solo 5 prese fra me e la Piret. Sono serena, gasata, motivata, non vedo l’ora di avere questi due mesi di allenamento per provare ad arrivare ad un gradino in più per la gara di Arco”.

Elisa Martin (Teste di Pietra PN), nella categoria RP3, è partita dal terzo posto della qualifica ed ha conquistato il bronzo grazie ad una scalata pulita ed efficace.

Ha commentato così la sua prestazione: “Innsbruck non è mai una trasferta facile, sono felice di essere riuscita ad esprimermi al meglio in gara. C’è ancora molto lavoro da fare, ma siamo sulla strada giusta”. 

Un pochino di amarezza per l’errore in finale di David Kammerer (AVS Brunek), nella categoria AL2, che poteva puntare alla seconda medaglia della stagione, ma ci sarà tempo e modo di rifarsi. Dopo essersi qualificato come secondo con un bellissimo top, termina la finale al sesto posto.

Anche Simone Salvagnin (El Maneton), nella categoria B2, non riesce ad agguantare il podio, terminando al quarto posto. Si fa comunque valere e sicuramente rilancerà nella prossima competizione.

Un plauso a tutti gli altri azzurri che si sono fermati alle qualifiche, ma che hanno dimostrato come sempre una grandissima tenacia ed impegno.

il Direttore Tecnico Cristina Cascone commenta così la prova dei suoi atleti: “Siamo partiti per questa World Cup con uno schieramento di atleti numericamente importante (13 + 6 debuttanti): sapevamo che sarebbe stata una trasferta ed una competizione particolarmente impegnativa, ma abbiamo cercato di pianificare ogni singolo dettaglio. Grazie al lavoro di uno staff impegnato su ogni fronte con estrema professionalità tutto è andato nel migliore dei modi e l’Italia in gara ha detto la sua. Il futuro che ci aspetta è tanto emozionante quanto impegnativo e sarà indispensabile la collaborazione di ogni singolo membro della squadra. Ringrazio, pertanto, per quanto fatto e per quanto ancora si potrà fare, tutti gli atleti azzurri e tutto lo staff: Luca Montanari, Camilla Bendazzoli, Daniele Audia e Riccardo Tabarin. Un grazie anche ad Arianna Trenta per il supporto fornito in questa particolare trasferta”.

Prossimo appuntamento da segnare in agenda è il 24-25 agosto per gli Europei di Paraclimbing che si svolgeranno in Svizzera, a Villars.

Ma intanto attendiamo con speranza ed emozione la possibile conferma dell’inclusione del Paraclimbing fra gli sport paralimpici di Los Angeles 2028, che dovrebbe arrivare in giornata.

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