Per l’Iran nessun accordo se le sanzioni non verranno annullate

Prima di procedere con il trattato sul nucleare, tutte le sanzioni contro Teheran dovranno essere annullate. Con queste parole il presidente iraniano Hassan Rouhani ha ribadito e confermato il suo punto di vista. Ha dichiarato che concederà collaborazione solo se in cambio ne riceverà altrettanta. Si rivolge all’America nel discorso tenuto durante una manifestazione nella città di Rasht. I repubblicani americani rischiano di far saltare il patto. Se le sanzioni non venissero cancellate, si rischierebbe di mettere in pericolo l’accordo sul nucleare, cancellando circa un anno e mezzo di impegno portato avanti dal presidente Barack Obama, il quale avrebbe anche voluto chiudere il suo secondo mandato attraverso la soluzione di vari episodi internazionali molto delicati, come la vicenda di Cuba e dell’Iran, due episodi storicamente complessi, fatti di relazioni internazionali ai limiti della fragilità. Dal canto suo il premier israeliano Netanyahu non esita a paragonare l’Iran alla Germania nazista. L’analogia trova il suo fondamento nella volontà di entrambi i popoli di voler sterminare gli ebrei. Netanyahu definisce quello avvenuto a Losanna in merito al nucleare iraniano un “cattivo accordo”. È preoccupato in quanto ritiene che le potenze mondiali al momento stiano commettendo gli stessi errori del passato:«Le lezioni della seconda guerra mondiale non sono state apprese» commenta. Probabilmente la partita potrebbe concludersi molto facilmente, basterebbe che sia Obama, timoroso di non tramandare un buon ricordo di sé, che il congresso, preoccupato di turbare gli alleati israeliani, riflettessero sul ridimensionare le proprie idee; in questo caso potrebbero trovare un punto di incontro.

di Diego Ventimiglia