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Patologie del colon-retto, il paziente al centro tra medico e giusta cura

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Caruana “Screening e medici di famiglia sono centrali per ridurre l’incidenza” Palermo. Il tumore colorettale, dopo quella della mammella, rappresenta la seconda neoplasia per incidenza e mortalità.

All’origine delle patologie che colpiscono il colon-retto ci sono fattori ereditari, ma sempre più spesso ci sono anche stili di vita poco salutari: alimentazione sregolata, sedentarietà, obesità, fumo e alcol.

Secondo i dati Aiom, nel 2022, in Italia, sono state stimate più di 48.000 nuove diagnosi di tumore del colon-retto, circa 4.500 in più rispetto al 2020. “Un’epidemia di nuove neoplasie causata da un rallentamento della prevenzione in tempi di pandemia. Sono gli screening la vera arma di salvezza”. Lo ha detto il chirurgo proctologo Marcello Caruana nel corso dell’VIII edizione del simposio “Il paziente al centro tra medico e giusta cura”, che ha riunito stamattina 14 ottobre a Palermo esperti di tutta Italia per illustrare le nuove linee guida, i protocolli e novità sulle patologie colon-rettali.

Sul piano della prevenzione l’Aiom ha assegnato la maglia nera al Sud, dove solo il 10% della popolazione esegue il test gratuito del sangue occulto fecale, contro il 45% dei cittadini del Nord e il 31% del Centro”.

“Nel 2020 il test aveva dimostrato tutta la sua efficacia facendo ridurre di circa il 30 per cento questo tipo di neoplasia, permettendo anche di individuare negli asintomatici anche adenomi potenzialmente in grado di trasformarsi in tumore. Eppure nel Paese sette cittadini su dieci non eseguono il test gratuito per gli over 50”.

I progressi scientifici hanno visto crescere in modo significativo il numero dei pazienti in vita. Ma la campagna screening da sola però secondo lo specialista proctologo non basta: “Servono iniziative di educazione alla prevenzione, in particolare al Sud. In questo percorso i medici di base hanno un ruolo fondamentale di pungolo per evitare che una potenziale patologia degeneri e nella presa in carico di un paziente trattato. Multidisciplinarietà e relazione ospedale- territorio sono cruciali” ha concluso Caruana.

L’evento è stato patrocinato, oltre che dalla casa di cura Macchiarella partner del Simposio già dalla prima edizione, dalla Società italiana di chirurgia colo- rettale (Siccr) e dall’Associazione siciliana colo-proctologia (Ascop) presieduta da Caruana.

Il congresso è accreditato Ecm per i chirurghi specialisti, medici di base ed infermieri partecipanti.

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