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Palermo Pride 2022: né le terre né i corpi sono luoghi di conquista

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Sabato 9 luglio si è tenuta al Teatro Massimo la conferenza stampa del Palermo Pride 2022: a partecipare il direttivo del Coordinamento Palermo Pride, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il madrino del corteo 2022 Giuseppe Fiorello e rappresentanti dei movimenti presenti a Palermo in occasione dell’assemblea degli Stati Genderali Lgbtqia+ e Disability.

Presente anche Marco Betta, sovrintendente del Teatro Massimo e padrone di casa, “bentornato al Coordinamento Palermo Pride, con cui riprendiamo l’abitudine di ospitare le conferenze di presentazione dei Pride: questa è una struttura che produce musica ma che è anche il centro simbolico dell’anima artistica e culturale della città. Siamo felici, anche dopo la chiusura forzata dall’emergenza pandemica, di tornare a rivederci tutti, ascoltarci e stare insieme e abbracciarci. A nome di tutto il Teatro Massimo rivolgo a tutti voi un abbraccio ideale”.

“Il Pride è l’unica manifestazione al mondo che rivendica diritti attraverso la cifra della gioia, del divertimento e dell’ironia mettendo in primo piano i corpi delle persone che partecipano”, dice Luigi Carolo, coordinatore del Palermo Pride. “è importante tornare in strada dopo due anni anomali, tra Pride stanziali e cortei autunnali: quest’anno torniamo a fare il corteo vicino alla data del 28 giugno, anniversario dei Moti di Stonewall. Siamo felici di questo e del tema da cui siamo partite e partiti: né le terre né i corpi sono luoghi di conquista”. Una frase mutuata da manifestazioni spagnole che racconta molto bene “il momento che stiamo vivendo”, prosegue Carollo. “È importante per noi mostrare l’attenzione che poniamo su quanto accade nel mondo: non solo riguardo all’invasione della Russia in Ucraina ma legandola a tutte le forme di aggressione che riguardano i nostri corpi che sono forme di guerra. E che lo dica il movimento lgbtqia+ è importante: danni proviamo a restituire all’attenzione dei media e delle istituzioni quanto accade in Russia. Le leggi contro la propaganda gay sono un fatto abominevole. E la discriminazione prima poi diventa sempre madre dei carri armati. Con la stessa forza accostiamo a questo la storia di Cloe Bianco, la professoressa trans che si è tolta la vita perché le istituzioni che avrebbero dovuto accompagnarla non l’hanno fatto, accostiamo la strage di Oslo il giorno prima del Pride di Oslo e infine accostiamo la cancellazione della sentenza Roe vs Wade, che con uno schiocco di dita ha riportato l’autodeterminazione delle donne indietro di 40 anni”. Il coordinatore del Palermo Pride fa presente che “i nostri corpi sono sotto attacco in diverse maniere, è per noi fondamentale raccontarle in una cornice unica”.

La parola passa al sindaco di Palermo Roberto Lagalla. “C’era attesa per questo cambio di colore politico in relazione ai rapporti tra Comune e Pride ma noi, con Roberto Lagalla, abbiamo un rapporto molto lungo e che risale a quando era Magnifico Rettore dell’Università di Palermo’, sottolinea Carollo, “e il suo è stato il primo patrocinio istituzionale ricevuto dal Pride, nel 2010. Sapevamo avrebbe confermato con coerenza la cifra dell’uomo e dell’istituzione”.

“La mia presenza al Pride vuole rappresentare la testimonianza di apertura e pluralità di Palermo. Come già successo quando ero rettore dell’Università, anche oggi da sindaco intendo confermare l’apertura dell’istituzione cittadina verso tutte le sensibilità. Sono assolutamente convinto che una manifestazione come il Pride non debba avere né pregiudizi né praticare esclusioni. Rispetto a questo tema, se favorissimo l’esclusione, favoriremmo la violenza e questa amministrazione non farà alcun passo indietro sui diritti civili”, commenta il sindaco Lagalla, intervenendo alla conferenza stampa.ì

Il concentramento del corteo del Pride 2022 è sabato 9 luglio alle 16 al Foro Italico: il percorso si avvia verso Porta Felice, imbocca corso Vittorio Emanuele, volta in via Roma per voltare ancora in via Cavour e dirigersi verso il parco di villa Filippina in piazza San Francesco di Paola, dove si tiene la serata di chiusura, attraverso via Pignatelli Aragona.

Com. Stam.

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