Palermo: Killer in via D’Ossuna, ucciso il boss Giuseppe Dainotti

PALERMO – Questa mattina, verso le ore 08:00, due killer in via D’Ossuna, quartier Zisa, a bordo di uno scooter affiancano una persona in bicicletta e aprono il fuoco. A cadere sotto i colpi di pistola Giuseppe Dainotti, di 67 anni, boss di mafia condannato all’ergastolo ma scarcerato nel 2014, colpito alla testa. Nessuno ha visto e sentito nulla, anzi i colpi di pistola sono stati scambiati per giochi d’artificio riferisce un’abitante della zona. Sul posto diverse volanti della polizia, la Scientifica e i reparti cinofili che cureranno le indagini con la Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Giuseppe Dainotti, boss di Porta Nuova, uomo di peso del clan di Porta Nuova, è stato il factotum del boss Salvatore Cancemi, poi passato tra i ranghi dei collaboratori di giustizia. Era stato arrestato per il colpo miliardario al Monte dei Pegni di Palermo e accusato anche di essere l’esecutore della lupara bianca di Antonino Rizzuto scomparso nel 1989. Imputato al maxiprocesso e una condannato per mafia, omicidio, favoreggiamento, all’ergastolo era stato scarcerato insieme a Giovanni Matranga, Francesco Mulė e Giulio Di Carlo, in seguito alla sentenza della Corte costituzionale che dichiarò incostituzionale l’articolo 7 del decreto legislativo del 2000 e quindi l’applicazione della legge Carotti che sostituisce la pena dell’ergastolo con la pena di trenta anni di reclusione.

di AMD