Ambiente

PALERMO, GIURANO LE GUARDIE DI FAREAMBIENTE MEE

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Palermo 14 Marzo 2016 ore 12:30 in  Prefettura alla presenza del Vice Prefetto Aggiunto Dott.ssa Orietta Mongiovì e del Presidente del Laboratorio Verde di Termini Imerese nonché Coordinatore dell’omonimo Distaccamento delle Guardie Zoofile e Ambientali Roberto Amato, si è svolto il giuramento dei volontari del Corpo delle Guardie Zoofile e Ambientali del Movimento FareAmbiente MEE. Le nuove Guardie hanno giurato fedeltà alla Repubblica Italiana e con il giuramento sono pronti ad operare nel territorio della provincia di Palermo, quali Pubblici Ufficiali e con le funzioni di Polizia Giudiziaria nelle fattispecie rientranti nell’art.6, c.2 della legge 189 del 2004. Le Guardie si sono formate seguendo un corso della durata di circa nove mesi, novanta ore e superato l’esame finale di idoneità. Nella provincia di Palermo è costituito ed operativo il Raggruppamento Provinciale del Corpo delle Guardie Zoofile e Ambientali del Movimento FareAmbiente MEE da cui dipendono otto Distaccamenti Operativi Territoriali, punti di riferimento per tutti coloro che hanno a cuore il rispetto dei diritti degli animali e dell’ambiente. L’esistenza delle guardie Eco-Zoofile è prevista dall’ordinamento nella materia inerente la vigilanza zoofila (Legge n° 611 del 12 giugno 1913, Legge 20 luglio 2004 n. 189 ed altre leggi statali e regionali in materia di tutela degli animali d’affezione) e si completa  con la nomina a Guardia Particolare Giurata di competenza del Prefetto della Provincia in cui operano. L’importante ruolodelle guardie Zoofile Ambientali permette una vigilanza costante che favorisce il rispetto delle Leggi, dei Regolamenti locali, nazionali ed internazionali in difesa degli animali, della fauna selvatica, dell’ambiente e del patrimonio naturale. Oltre a intervenire in caso di maltrattamento di animali, le guardie Zoofile Ambientali del movimento FAREAMBIENTE MEE svolgono anche un importante ruolo preventivo, informando i cittadini riguardo alle norme vigenti in termini di benessere animale e sensibilizzando su tematiche protezioniste. Il servizio cui sono destinate le guardie giurate è riportato sul decreto di nomina e/o stabilito dalla legge e dai regolamenti e nello specifico riguarda la protezione degli animali e la tutela del patrimonio zootecnico. I verbali redatti dalle guardie giurate, quali pubblici ufficiali, hanno forza di atto pubblico e costituiscono prova in giudizio fino a querela di falso. Ciò significa che quanto affermato dalla guardia (che è un Pubblico Ufficiale) nel verbale (per fatti accaduti alla sua presenza, acquisiti per percezione diretta e non per valutazioni o impressioni personali) è vero fino a prova contraria e ciò costituisce prova in giudizio. Quest’ultimo aspetto determina quello che giuridicamente si può definire “potere certificativo” attribuito alle guardie giurate zoofile. Ciò discende dalla condizione per cui le guardie giurate in genere sono considerate, ai sensi dell’articolo 357 CP, pubblici ufficiali. La Legge 20 luglio 2004, n. 189, oltre che modificare l’impianto normativo e sanzionatorio afferente agli atti di maltrattamento degli animali, attribuisce alle guardie giurate delle associazioni protezionistiche e zoofile riconosciute le funzioni e le funzioni di polizia giudiziaria con riferimento all’applicazione di tutte le leggi a protezione degli animali d’affezione e potranno (dovranno) continuare ad occuparsi della protezione di tutti gli animali e della tutela del patrimonio zootecnico nella loro qualità di guardie giurate e dunque di pubblici ufficiali ed agenti di polizia amministrativa. La Polizia Giudiziaria è quella branca di polizia che si occupa dei reati. Le guardie volontarie nel compimento dei loro doveri rivestono la qualità di Pubblici Ufficiali. Nella veste di Pubblici Ufficiali essi hanno l’obbligo di denunciare all’Autorità giudiziaria i reati di cui vengano a conoscenza a causa o durante il loro servizio. Le guardie giurate zoofile potranno operare con funzioni di agenti di Polizia Giudiziaria, limitatamente all’accertamento e repressione dei reati contro gli animali d’affezione. A differenza di quella amministrativa (tipicamente preventiva) la funzione di polizia giudiziaria è caratterizzata da una peculiarità tipicamente repressiva. Nella flagranza di reato le guardie con funzioni di polizia giudiziaria procedono alla identificazione del trasgressore, lo invitato a nominare un legale di fiducia e, nei casi di particolare necessità e urgenza e se vi è pericolo che le cose, le tracce e i luoghi pertinenti al reato si alterino, si disperdano o si modifichino ed il Pubblico Ministero non può intervenire tempestivamente, possono procedere al sequestro penale delle cose pertinenti il reato, ad operare i necessari accertamenti e rilievi sullo stato delle cose e dei luoghi, procedere a perquisizione personale o locale quando hanno fondato motivo di ritenere che sulla persona si trovino occultate cose e tracce pertinenti al reato che possono essere cancellate o disperse. Una volta completati i primi accertamenti,la polizia giudiziaria mette al corrente il Pubblico Ministero del reato commesso.

di A.M.D.

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