Così la Cisl alla notizia del via ai fondi nazionali per la progettazione di fattibilità. Tra decreti Del Rio, uno dei quali firmato stamani, e fondo regionale di rotazione varato a novembre, si apre una grande opportunità, afferma la Cisl. In particolare, sul lato della progettazione esecutiva, “tradizionale tallone d’Achille”. “L’Anci solleciti ad attivarsi i 390 Comuni siciliani”
Niente più alibi, niente più scuse. Ora gli enti locali possono solo accelerare. E se ripartono le opere, l’economia tutta tira il fiato”. Così Mimmo Milazzo, segretario della Cisl Sicilia, alla notizia dei fondi nazionali per la progettazione di fattibilità: uno istituto stamani con decreto del ministro Del Rio, un secondo sul punto di vedere la luce. Beneficiari: città metropolitane, province e liberi consorzi, comuni e autorità portuali. “Tra fondo regionale di rotazione varato nel dicembre scorso dall’allora assessore uscente con dotazione di dieci milioni, e fondi nazionali per la progettazione di fattibilità, adesso la strada è in discesa”, commenta la Cisl invitando l’Anci a sollecitare ad attivarsi i 390 Comuni siciliani. “Se al livello nazionale si registra una timida ripresa, in Sicilia la situazione resta allarmante come anche oggi ha segnalato Bankitalia”, afferma Milazzo ricordando il dato reso noto da Via Nazionale secondo cui la povertà, cioè la condizione nella quale “il reddito equivalente è inferiore al 60% di quello mediano”, è un’ipoteca che grava specialmente sulle famiglie del sud. E su quelle siciliane”. La sommatoria di fondi nazionali e fondo regionale è dunque una grande opportunità sul lato della progettazione esecutiva, “tradizionale tallone d’Achille delle opere pubbliche in Sicilia”, rimarca la Cisl. Quanto ai decreti Del Rio, alle tre aree metropolitane dell’Isola assegnano: a Palermo 4,754 milioni; a Catania 4,172 milioni; a Messina 3,685 milioni. (ug)
Com. Stam.