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Oltre duemila persone in piazza Santa Chiara per la riaperura di Moltivolti

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Già dal mattino la comunità solidale si è stretta in un caloroso abbraccio per festeggiare la riapertura del ristorante simbolo di Ballarò.

Tante le attività fuori e dentro il ristorante tra laboratori per bambini, musica dal vivo, un barbecue afghano offerto dalla famiglia del cuoco Shapoor, l’inaugurazione della mostra ‘Ventivolti’ e un nuovo menù primaverile tutto da scoprire

Il ristorante simbolo di Ballarò grazie al sostegno di un’ampia rete solidale ha riaperto ufficialmente i battenti alle dieci di questa mattina, dopo soli sessantatré giorni dall’incendio che ha devastato la struttura.

I festeggiamenti sono iniziati questa mattina con laboratori per bambini, un grande barbecue afghano offerto dalla famiglia di Shapoor e concerti di piazza, la festa si protrarrà fino in serata. 

Durante la giornata si potrà visitare il nuovo spazio e sia a pranzo che a cena si potrà tornare a gustare i piatti del ristorante con uno speciale menù di primavera pensato dallo chef Antonio Campo, dove i piatti tradizionali di Moltivolti, come il Mafè e il Cous Cous di pesce, incontrano i fritti tipici del mercato, sarde allinguate, baccalà e panelle, e sposano gli ingredienti della primavera come le fave e i finocchi.

Moltivolti si arricchisce inoltre di nuovi allestimenti che puntano ad un minore impatto ambientale attraverso la scelta di arredi più sostenibili ma anche ad un maggior efficientamento energetico.

Sulle pareti è invece protagonista la mostra fotografica ‘Ventivolti’ omaggio di Giovanni Franco, Salvo Gravano, Igor Petyx e Marcello Troisi quattro noti fotografi palermitani che attraverso la propria sensibilità hanno voluto incastrare un  mosaico di vite, cristallizzate nel loro scorrere, da donare per la riapertura di Moltivolti.

Inoltre sono in fase di realizzazione quattro grandi interventi a parete che saranno protagonisti del restyling del locale, mettendo al centro del racconto il senso di comunità. Una squadra di quattro artisti, composta da Igor Scalisi Palminteri, Francesco de Grandi, Gabriella Ciancimino e Laura Pitingaro, è al lavoro per rendere ancora più bello, inclusivo e colorato lo spazio di Moltivolti.

Il programma

10.00 | Riapertura delle porte

10.30 | Apertura terrazza Sopra Moltivolti

12.00 | Inaugurazione mostra “Venti Volti”

12.30 – 16.00 | Pranzo

12.30 | Distribuzione agnello e sfincione a cura della famiglia di Shapoor

13.00 | Two Giants live in piazza Santa Chiara

17.00 | Rakija Bomba Trio live in piazza Santa Chiara

19.00 | Joker Smoker live in piazza Santa Chiara

19.30 – 23.00 | Cena

21.00 | Dj 4raro

In occasione della riapertura di Moltivolti sarà possibile visitare la mostra fotografica collettiva “Ventivolti” omaggio di Giovanni Franco, Salvo Gravano, Igor Petyx e Marcello Troisi quattro noti fotografi palermitani che, come racconta Giulio Giallombardo nel testo di affiancamento alla mostra, attraverso la propria sensibilità hanno voluto incastrare un  mosaico di vite, cristallizzate nel loro scorrere, da donare per la riapertura di Moltivolti. Cinque tessere ciascuno, per venti ritratti che visti tutti insieme, uno dopo l’altro, raccontano storie emotive differenti, ma con la stessa voglia di esserci, farsi guardare e gridare al mondo di esistere.

Ci sono le donne combattenti di Giovanni Franco, bende nere sul viso e pugni al cielo contro la violenza, sguardi e sorrisi tra rabbia e dolcezza. Salvo Gravano ritrae noti volti di scena che portano Ballarò nel cuore: la passione di un cantastorie, la voce intensa di una cantante, l’estro di un artista di strada, l’infatuazione dei musicisti. Con Igor Petyx si fa un intenso viaggio tra i migranti: l’innocenza bagnata dalle lacrime, gli occhi impauriti di chi non crede ancora di avercela fatta e quelli brillanti di chi è pronto a ricominciare da capo. Nei volti di Marcello Troisi c’è, infine, la Palermo religiosa delle processioni. Storie di devozione e di culture che s’intrecciano, in quel territorio di confine dove il folklore incontra il mistero della sacralità.

Alcune immagini della mostra fotografica collettiva Ventivolti, omaggio dei fotografi Giovanni Franco, Salvo Gravano, Igor Petyx e Marcello Troisi

Elemento di grande novità è certamente l’intervento artistico collettivo, a cura di Igor Scalisi Palminteri, Francesco de Grandi, Gabriella Ciancimino e Laura Pitingaro.

Igor Scalisi Palminteri, si definisce “il facilitatore” di questo progetto collettivo e oltre a ripristinare e restaurare alcune sue opere già presenti all’interno del locale, produrrà un nuovo intervento artistico in cui porterà all’attenzione dell’osservatore le relazioni e gli sguardi dei suoi già presenti Volti di Moltivolti. “Quello che vogliamo far emergere – racconta l’artista – è la consapevolezza che nella nostra città esiste una rete di artisti solidali e sensibili ai temi dell’integrazione e dell’accoglienza, attraverso questi lavori  vogliamo essere vicini ad un luogo importante per questa città dove ogni giorno si sperimenta un’idea nuova di città e di società in cui le differenze esistono ma vengono comprese e considerate una ricchezza e non solo un problema. Il nostro intento è quello di lanciare un segnale al mondo dell’arte, dimostrando che si può fare arte anche sostenendo un luogo come questo.”

Il team artistico coinvolto è di rilievo internazionale, tutti gli artisti sono infatti accomunati da un’appartenenza palermitana ma hanno alle spalle prestigiose collaborazioni che vanno ben oltre i confini nazionali. È il caso di Francesco De Grandi, protagonista di quella che è stata definita come la Scuola di Palermo, importante movimento artistico che tra gli anni Novanta e Duemila con la sua copiosa produzione figurativa ha rappresentato un vero e proprio spartiacque per  una nuova generazione di pittori siciliani e non. L’intervento di De Grandi è in fase di realizzazione e si misurerà in questa occasione con un’installazione luminosa, un neon riportante una delle sue ormai celebri frasi della serie Dito Sinistro.

Molto interessante anche l’intervento pittorico di Gabriella Ciancimino, anche questo in fase di realizzazione, che punta a raccontare attraverso il coinvolgimento sulla parete delle comunità che anima il locale la narrazione di alcune piante migranti, il tema vegetale e botanico è estremamente presente nella ricerca dell’artista che si ispira ad un’attualizzazione del liberty siciliano e ha recentemente completato un importante lavoro per la sede italiana di Facebook.

Laura Pitingaro è un’artista indipendente veneta, ma palermitana d’adozione. Ha studiato Pittura presso l’Accademia di Verona, ma è vicina a pratiche contemporanee come video-art e performance, che ha approfondito al seguito di Karel Appel, Anish Kapoor e Gary Brackett. All’interno di questo progetto collettivo si è cimentata con una prova molto ardua: la risemantizzazione di uno spazio controverso come quello delle toilette. Con questo intervento, che prevede la pittura ma anche l’inserimento di oggetti particolari, punta a proiettare il fruitore verso la percezione di uno spazio altro, giocando sui temi dell’immaginazione e della sopravvivenza nell’ambiente. L’opera è già fruibile all’interno del ristorante.

Com. Stam./foto

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