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Napoli: Arrestati i signori della ” DROGA “

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I Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale e Nucleo Investigativo di Napoli hanno eseguito una O.C.C.C. emessa dal Tribunale di Napoli (X° Ufficio G.I.P.), su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 33 persone, ritenute responsabili — in concorso tra loro —, di aver costituito un’associazione transnazionale armata finalizzata al traffico degli stupefacenti, aggravata dalle finalità mafiose (artt. 73 e 74 dPR 309/90 — art. 7 L. 203/91).

Nel medesimo contesto operativo, lo S.I.C.O., il G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli ed il Nucleo di Polizia Tributaria di Pisa della Guardia di Finanza hanno eseguito, all’esito di articolate e complesse indagini patrimoniali svolte sul conto degli indagati, numerosi sequestri di beni, per un ammontare complessivo di oltre 20 milioni di euro.

Il provvedimento trae origine dall’indagine avviata, nel 2011, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli e del Raggruppamento Operativo Speciale, con il coordinamento della Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, finalizzata all’individuazione dei canali di approvvigionamento di stupefacente e di rifornimento delle relative “piazze di spaccio” sotto il controllo del clan CONTINI, operante nei quartieri napoletani del Vasto, Arenaccia, San Giovaniello, Buvero di Sant’Antonio e Ponti Rossi.

Nell’ambito del fondamentale contributo informativo realizzato dalla D.C.S.A., per ciò che concerne le relazioni criminali instaurate tra clan camorristici  napoletani e consorterie criminali straniere, le indagini svolte dai Carabinieri hanno permesso di documentare:

  • l’esistenza di un’associazione strutturata ed armata, finalizzata al traffico e spaccio di stupefacenti, facente capo a figure criminali espressioni eminenti e strettamente collegate ai vertici del clan Contini, la cui operatività è stata anche dimostrata dall’arresto di PELLICCIO Gennaro, 80, avvenuto in data 12.07.2013, poiché in possesso di kg 4 (quattro) di cocaina, direttamente riconducibili a BOSTI Ettore, cl.79;

il  coinvolgimento  del  sodalizio  nell’importazione   dall’Olanda   di   15  Kg di marijuana e di stupefacente del tipo cocaina per l’ammontare di 95.000 euro; l’avvio di un canale di fornitura di stupefacente nella città di Vasto (CH);

il controllo da parte del clan del fiorente mercato di una particolare tipologia di marijuana denominata “Amnésia”, il cui effetto stupefacente viene aumentato con l’utilizzo di gocce di metadone e altre sostanze psicotrope (anche eroina) aggiunte a foglioline essiccate di pessima qualità creando una sorta di cocktail micidiale e altamente tossico. Nel tempo, può creare fortissima dipendenza. In realtà nel centro cittadino a seguito dell’utilizzo di tale tipologia di marijuana da parte di alcuni ragazzi, sono stati registrati anche alcuni casi di gravi malori destando un conseguente allarme sociale;

  • il controllo delle piazze di spaccio, anche con l’utilizzo di “vedette armate” dei quartieri del Vasto, Arenaccia, San Giovanniello, Buvero di Sant’Antonio da parte del gruppo diretto da AIETA Antonio, 63, e dai sottogruppi diretti da BOSTI Ettore e TOLOMELLI Vincenzo, cl. 57;

l’esistenza di una cassa comune nella quale confluivano i proventi dell’attività di spaccio, utilizzati successivamente per l’acquisto di ulteriori partite di stupefacenti, per il sostentamento delle famiglie degli associati detenuti nonché per il pagamento delle “mesate” agli affiliati in libertà;

i contatti, per il tramite di BARRA felice, cl. 71, imprenditore del settore floreale ,tra il clan “ Contini “ ( nella persona del reggente pro tempore Aietta Antonino) ed elementi di primo piano della  ‘ndrangheta, per la creazione di un nuovo canale di approvvigionamento di sostanze stupefacente dall’Olanda;

i canali ed i contatti, anche internazionali, di Bosti Ettore con Italia-Spagna-Colombia.

Sul fronte patrimoniale, l’attività investigativa svolta dallo SCICO, dal GICO del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli  e del Nucleo di Polizia Tributaria di Pisa dalla Guardia di Finanza ha permesso di accertare l’esistenza di un patrimonio complessivo riconducibile ai soggetti colpiti da misura del valore di oltre 20 milioni di euro, costituito da:

  • Società e quote societarie;
  • Un’imbarcazione di lusso nella disponibilità di Bosti Ettore;
  • Un’importante struttura agrituristica, con annesse numerose sale da ricevimento, nonché aree ricreative, denominato “ Amici del Bosco” sito in via Ponti Rossi e nella disponibilità del clan, in particolare  di Aietta Antonino:
  • Oltre 40 immobili, tra terreni e fabbricati:
  • Oltre 50 veicoli, tra autovetture e motocicli;
  • Oltre 350 posizioni e/o rapporti bancari e finanziari.

Il patrimonio sopra indicato è stato sottoposto a sequestro dai militari della Guardia di Finanza, nel corso dell’odierna mattinata.

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