Sono circa mille i profughi salvati ieri nel canale di Sicilia dalla guardia costiera e dalla marina militare, in tre differenti operazioni. I barconi con i migranti si trovavano a circa trenta miglia dalla costa libica. Su una delle imbarcazioni è stato rinvenuto un cadavere. Le richieste di soccorso sono giunte alla Centrale nazionale di soccorso della guardia costiera, tramite telefono satellitare. In zona sono stati dirottati vari mercantili e inviate nave Fiorillo CP 904 e una motovedetta classe 300, entrambe della guardia costiera. La guardia costiera ha partecipato alle operazioni di soccorso, raggiungendo una delle barche di profughi con il pattugliatore Orione e caricando a bordo 222 migranti, compreso il cadavere. Altri 235 migranti sono stati presi a bordo dal mercantile Cape Bon, con l’assistenza di nave Fiorillo. L’ultimo barcone è stato soccorso da due mercantili, il City of Hamburg e il Maersk Regensburg, che hanno preso a bordo rispettivamente 93 e 429 migranti e si sono diretti verso Porto Empedocle. Si fa sempre più drammatico il problema dei migranti, molti dei quali sono profughi di guerra e hanno diritto, come tutti gli altri del resto, ad ogni tipo di assistenza e cura. Si pongono problemi logistici che però devono essere superati per ragioni umanitarie e di civiltà, e chi dice il contrario è un razzista. L’operazione Mare nostrum, portata avanti dalla nostra marina era stata efficacissima. Molto meno, in realtà l’attuale operazione Triton, che vede la collaborazione anche dell’Unione Europea. Bisognerebbe intervenire con continuità e dedizione per fronteggiare questo esodo biblico che ha generato e continua a generare immani tragedie, nella nostra totale indifferenza o peggio disprezzo.
Share
