Cronaca

Malasanità a Latina 2 arresti del NAS Video

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Nella giornata odierna, a conclusione dell’indagine denominata “Ricetta Express”, i Carabinieri del  Nas di Latina— coadiuvati dai militari del locale Comando Provinciale— hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di 2 persone residenti nella provincia pontina, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Cassino (FR).

I destinatari del provvedimento restrittivo sono un 6lenne dirigente medico in servizio presso il Pronto Soccorso di un Ospedale del Sud Pontino e un 37enne tossicodipendente.

Contestualmente, gli investigatori del NAS di Latina hanno eseguito una misura interdittiva del divieto di esercizio della professione— per la durata di 12 mesi all’indirizzo  di un dipendente  di una farmacia del luogo e un decreto di seques tro preventivo finalizzato alla confisca, per un importo complessivo di oltre 470.000 euro, corrispondente alle somme indebitamente rimborsate dall’ASL di Latina, a carico dei citati 3 soggetti e di un’altra indagata, 62enne del luogo, paziente affetta da patologia oncologica.

I  reati  contestati  a vario titolo   dalla  dott.ssa  Maria  Beatrice Siravo,  Sost.  Proc.  presso  la  Procura della Repubblica  c/o il Tribunale di Cassino che ha coordinato  le indagini

  • corruzione c peculato;
  • concorso in falso in certificazioni mediche;
  • truffa ai danni del S.S.N.;
  • detenzione illecita e spaccio di farmaci ad azione stu pefacente.

L’attività investigativa— avviata dal NAS su segnalazione dell’AUSL di Latina circa un’eccessiva e immotivata prescrizione di un farmaco ad azione stupefacente in favore di una sola paziente— ha permesso di accertare che il predetto dirigente medico, con il concorso del farmaci sta, prescriveva indebitamente alla citata 62enne malata  oncologica  un  eccessivo  quantitativo  (oltre  1.600 confezioni) di uno spray nasale analgesico (contenente sostanza inclusa nella tabella  ministeriale degli stupefacenti) in aggiunta alla terapia già prescrittale dal medico di famiglia e ben  nota  al  suddetto farmaci sta, inducendo cosi in  errore 1’Asl  pontina  che corrispondeva  alla  farmacia  stessa ed altre farmacie locali oltre 470.000 € nel periodo compreso tra il 2016 e il 2019.

Nel prosieguo delle indagini, i militari operanti  hanno  inoltre  appurato  che  il  medico,  abusando della sua qualità di dirigente ospedaliero, illecitamente cedeva al 37enne tossicodipendente dietro compenso in denaro (al prezzo medio di 50 euro a fiala) e al di fuori di protocolli terapeutici oltre

1.000 flaconi di morfina, redigendo allo scopo false prescrizioni mediche del S.S.N. (a carico di ignari pazienti), approvvigionandosene sia presso farmacie che appropriandosene indebitamente presso il Pronto Soccorso ove ha continuato a prestare servizio fino ad oggi.

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