Breve

Le Supplici di Ovadia e Incudine il 5 aprile al Teatro Margherita


I due registi propongono un riadattamento dello spettacolo che lo scorso anno ha inaugurato il 51° Ciclo di rappresentazioni classiche a Siracusa.

Un’opera musicale dal “sapore” pop, cantata ma anche parlata e vissuta in siciliano e greco moderno, una messinscena che strizza l’occhio al musical, ricca di contenuti politici (il proto-femminismo, il no alla violenza sulle donne e l’antica accoglienza dei popoli del Mediterraneo davanti a tutto, con un chiaro riferimento alle tragedie del mare) che ha aperto il 51° Ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa conquistando il pubblico e la critica.

Il direttore artistico del Teatro Regina Margherita, Moni Ovadia, propone sul palcoscenico nisseno, martedì 5 aprile alle ore 20.30, un riadattamento di quello stesso spettacolo che nasce proprio per la stagione del Teatro Regina Margherita, organizzata dal Comune di Caltanissetta grazie al supporto di Crodino: “Le supplici di Eschilo in prova” firmate alla regia dallo stesso Ovadia e da Mario Incudine, autore anche delle musiche.

Una versione “sicilianizzata” de Le Supplici di Eschilo, dalla traduzione di Guido Paduano, un’o-pera corale e colorata che bene interpreta lo spirito dei popoli del Mediterraneo, di cui sono fulcro le giovani leve dell’Accademia dell’Inda intitolata a Giusto Monaco: splendide Danaidi che entrano in scena dentro a un burka viola, abbandonato il quale scopriremo avere la pelle ambrata e vestiti multicolori. «Impegnato come sono nella difesa dei diritti ho immediatamente condiviso – scrive Moni Ovadia nelle note di regia – il problema delle figlie di Danao in fuga dall’Egitto per sottrarsi a un matrimonio forzato, destinate a dichiararsi esuli giungendo ad Argo dove il re Pelasgo è sì, accogliente, ma a patto di consultare il popolo… Importantissimo è stato per me ottenere una sonorità multietnica del testo, e ho messo a punto un adattamento in lingua siciliana con frammenti di greco odierno assieme a Mario Incudine e Pippo Kaballà».

Quella di Ovadia e Incudine, infatti, si propone non come una traduzione filologica, piuttosto come una trasfigurazione del testo di Eschilo, che viene riletto in siciliano e in greco moderno. Il tema è quello dell’accoglienza raccontato in una cantata: i dubbi del re Pelasgo se accogliere le Supplici ad Argo affondano le sue radici nella sacralità del viandante e dello straniero che fu anche della tradizione ebraica e cristiana. Le Supplici di Eschilo facevano parte di una trilogia composta da Supplici, Figli di Egitto e Danaidi, seguita da un dramma satiresco Amirnone. Fu rappresentata per la prima volta al teatro di Dioniso in Atene, probabilmente nel 463 a.C. Oggi Moni Ovadia e Mario Incudine l’hanno “trasformata” in un’opera coraggiosa che rompe col passato, un’opera per tutti, che abbandona i colori tetri e la recitazione accademica per lasciare spazio a un lavoro colorato e allegro pur nella tragicità degli argomenti trattati.

LA TRAMA – Danao ed Egitto, figli di Belo, re d’Egitto, entrano in conflitto. Il primo è padre di cinquanta figlie e il secondo di cinquanta maschi che vogliono prendere per spose le figlie di Danao. Sia Danao che le figlie rifiutano il matrimonio e fuggono su una nave che li porta ad Argo, patria della loro progenitrice Io. I Pelasgi che occupano l’Argolide accettano di dare asilo ai fuggitivi e respingono un tentativo degli Egizi, sopraggiunti a loro volta, di impadronirsi delle cugine. Nelle tragedie successive che completavano la trilogia, e di cui ci sono arrivati pochissimi frammenti, Danao era costretto a cedere e le nozze si celebravano; ma la stessa notte ognuna delle figlie di Danao, su ordine del padre, sgozza il proprio marito. Una sola delle Danaidi, Ipermestra, risparmia il suo sposo, Linceo. Dall’unione tra Ipermestra e Linceo discende la dinastia dei re di Argo e da quel giorno i Pelasgi diventano i Danai.

LE SUPPLICI DI ESCHILO IN PROVA
Regia Moni Ovadia e Mario Incudine
Con Moni Ovadia, Mario Incudine, Faisal Taher, Cinzia Maccagnano, Franz Cantalupo e il coro dell’Accademia nazionale del dramma antico di Siracusa.

INFORMAZIONI
Inizio spettacolo ore 20.30,
Ingresso: da 25 a 10 euro
Ridotto studenti fino a 20 anni: 8 euro (posti limitati)
Botteghino del Teatro Regina Margherita (apertura da lunedì a venerdì h 10-13)
Per informazioni: tel. 0934 547034, 0934 507599, 340 9790959

IL CARTELLONE 2016 prosegue con…

9 aprile 2016
BELLA CIAO
Con Lucilla Galeazzi, Ginevra di Marco, Elena Ledda e Riccardo Tesi

20 aprile 2016
NOVANTADUE
Di Claudio Fava
Con Filippo Dini, Giovanni Moschella e Pierluigi Corallo

24 aprile 2016 (Il Margheritino)
#CENERENTOLAUNADINOI
Bottega del Pane
Regia Cinzia Maccagnano

28 aprile 2016 Teatro Rosso di San Secondo (fuori abbonamento)
STEFANO BOLLANI E VALENTINA CENNI
La Regina Dada

14 maggio 2016
SEGNI DI MANI FEMMINILI
Di e con Valentina Ferrante e Micaela De Grandi

22 Maggio 2016
A UN PASSO DAL CIELO. (W LA MAFIA)
Di e con Aldo Rapè, regia Nicola Vero

1 Giugno 2016
ROSALIA PORCARO
“Mamme, suocere e vajasse”
Con la partecipazione del Trio Anema

29 giugno 2016
IL CASELLANTE di Andrea Camilleri
Regia Giuseppe Dipasquale
Con Moni Ovadia, Valeria Contadino e Mario Incudine + cast da definire

 

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