La rubrica, Viaggio nel mondo della fotografia, gli scatti dei professionisti: Roy Gunnels

“Vorrei che i miei ritratti fossero da leggere come un libro”. I ritratti, la fotografia sono la sua passione. Dell’amore per quest’arte ne ha fatto un lavoro. Lui è un fotografo americano, si chiama Roy Gunnels (RoyGunnels.com). Ha frequentato il Texas Christian University. Ha vissuto e lavorato in Medio Oriente, in Africa orientale e in Europa occidentale. I suoi reportage dal Cairo sono stati ripresi dal “The Guradian” e altri giornali. Ha anche scritto un saggio fotografico con le sue immagini della rivoluzione egiziana. È stato colpito da una frase di Paul Strand, fotografo modernista americano, che recita così: “La tua fotografia è una registrazione del tuo vivere, per chi vede davvero”. “Avevo visto i suoi ritratti molto forti, dopo una sparatoria. Li ho confrontati con i miei lavori, ho capito cosa volevo fare, cosa realmente voglio mostrare”, racconta il fotografo. E ancora spiega: “Voglio mostrare, catturare, prendere tutto quello che posso da una faccia, voglio che i miei ritratti trasmettano tutto questo”. È appassionato dai visi, vuole trasmettere con la sua arte allo spettatore tutto ciò che c’è da vedere. “Non sempre ci riesco, ma è quello che sto cercando di realizzare”, aggiunge. Non ama manipolare le sue immagini, quindi non usa Photoshop per ritoccarle: “Questa è la mia scelta, mi piace la “purezza” dell’immagine, che tratto con rispetto. Credo che ogni immagine sia un dono, lo vivo come un privilegio quello di aver registrato quell’immagine: scena o volto che sia. Trovo che la fotografia in studio sia stressante, ho camminato per ore per le strade del Cairo durante la rivoluzione e l’ho trovato molto meno stressante”.

di Serena Marotta