Breve

La Prefettura promuove un’iniziativa di orientamento formativo e al lavoro dei richiedenti asilo: Firmato protocollo d’intesa

• Bookmarks: 3


La Prefettura promuove un’iniziativa di orientamento formativo e al lavoro dei richiedenti asilo in un bene di proprietà del Fondo edifici di Culto. Protocollo d’intesa per il recupero della Chiesa  di S. Giovanni dell’Origlione sita a Palermo.

Martedì 20 giugno, presso la Prefettura di Palermo, è stato sottoscritto- tra il Prefetto, l’Arcidiocesi, la Sovrintendenza ai Beni Culturali della Regione Siciliana, l’Associazione Italia Nostra di Palermo e la Cooperativa Sociale “La Fenice” di Piana degli Albanesi – un protocollo d’intesa per la realizzazione di un progetto pilota che ha l’obiettivo di promuovere il recupero della Chiesa di S. Giovanni  dell’Origlione, di proprietà del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno.

Il Prefetto, Antonella De Miro, ha sottolineato come l’iniziativa è il risultato di un percorso di collaborazione avviato dalla Prefettura con le suddette istituzioni e associazioni, impegnate nella tutela del patrimonio collettivo e nei percorsi di integrazione dei migranti, al fine di individuare innovative soluzioni, idonee anche a favorire la coesione sociale, attraverso l’attuazione di un progetto che – nel mettere in rete competenze, risorse ed esperienze differenti – costituisca una possibile risposta ai molteplici interessi pubblici da salvaguardare.

Il Prefetto ha, difatti, messo in evidenza come dall’esigenza di effettuare delle opere urgenti di manutenzione in una Chiesa, che è parte integrante della storia cittadina, è nata  l’idea di utilizzare lo strumento del project work, misura di orientamento formativo ed al lavoro che rientra nelle finalità del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR).

Con ciò, ritenendo di poter ulteriormente favorire  – anche sotto il profilo culturale – i percorsi di integrazione dei cittadini extra-comunitari, già titolari di permesso umanitario, dando loro l’opportunità di sperimentare le proprie abilità nel recupero di un bene collettivo, connotato da un elevato valore storico-artistico in un momento, peraltro, in cui Palermo si prepara a diventare capitale della cultura 2018.

Alla stipula del protocollo erano presenti i componenti del Consiglio territoriale per l’immigrazione che hanno manifestato unanime e pieno sostegno all’innovativa intesa, apprezzandone pure l’elevata valenza simbolica, dal momento che uno dei suoi effetti sarà quello di far lavorare maestranze di religione musulmana in un una Chiesa cristiana.

Il rappresentante dell’Arcidiocesi di Palermo ha voluto altresì sottolineare che proprio tale approccio collaborativo e sinergico rispecchia la linea pastorale della Chiesa palermitana che, quindi, ha aderito con gioia e convinzione nell’interesse e per il bene della comunità.

Erano anche presenti 3 dei 10 cittadini subsahariani che parteciperanno al progetto – in atto ospitati nei 3 centri SPRAR  gestiti dalla cooperativa La Fenice di Piana degli Albanesi – i quali, nel presentarsi, hanno voluto ringraziare il Governo italiano per l’accoglienza e la città di Palermo per l’occasione che dà loro di sentirsi parte di questo territorio.

La perizia tecnica degli interventi è stata redatta, per un importo di  16.000 euro già finanziato dal Fondo edifici di Culto del Ministero dell’Interno, dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali della Regione Siciliana che, nella qualità di stazione appaltante, selezionerà la ditta presso la quale i cittadini extracomunitari svolgeranno il tirocinio formativo e lavorativo, sotto la sorveglianza della medesima Sovrintendenza.

Le opere riguarderanno la  pulitura e sistemazione delle finestre e dei pluviali esterni della Chiesa che, in atto, costituiscono la causa principale delle infiltrazioni che compromettono il manufatto nonché la porzione di affresco –  “Il trionfo di Davide”, rinvenuto durante precedenti lavori di manutenzione – attribuito a Pietro Novelli e per il cui restauro, da tempo, l’Associazione Italia Nostra di Palermo effettua un’apposita campagna di raccolti fondi.

Quest’ultima Associazione partecipa al progetto pilota mettendo, appunto, a disposizione tali risorse per il recupero dell’affresco, nell’ambito del più ampio e graduale progetto di rivalutazione della Chiesa.

Com. Stam.

3 recommended
KKKKK
126 views
bookmark icon
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com