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La Polizia sventa il furto di un ingente quantitativo di cavi d’acciaio lungo la rete ferroviaria

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Agenti della Polizia di Stato appartenenti all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e Commissariato di P.S. “San Lorenzo” hanno tratto in arresto Umberto Catanzaro 24 enne, Rosario Caravello 25 enne e Vincenzo Machì 53 enne, tutti palermitani, poiché responsabili di furto aggravato in concorso.
Ieri mattina, intorno alle ore 10, su disposizione della locale Sala Operativa, i poliziotti si sono recati presso un passaggio a livello, in via Tommaso Natale, dove su linea di emergenza “113”, è stato segnalato un furto in atto ad opera di quattro persone lungo la rete ferroviaria. Giunti sul posto, gli agenti hanno imboccato la rete ferroviaria in direzione della stazione “Cardillo” e, dopo pochi istanti, hanno individuato, a distanza, quattro persone (corrispondenti alle descrizioni precedentemente ricevute) armeggiare su alcuni cavi metallici. I malviventi, vistisi scoperti, si sono dati a precipitosa fuga, dando così il via ad un serrato inseguimento appiedato sulla strada ferrata.
Durante le prime fasi della fuga, uno dei quattro fuggitivi è stato catturato ed identificato per Vincenzo Machì, allorquando, separatosi dal gruppo, ha raggiunto la propria autovettura cercando di guadagnare la libertà, a bordo della stessa.
Altri due, dopo un lungo inseguimento a “perdifiato”, sono stati raggiunti, bloccati e identificati per Rosario Caravello e Umberto Catanzaro. Il quarto complice è, invece, riuscito a far perdere le proprie tracce.
Da un sopralluogo effettuato, lungo la rete ferroviaria, sono stati rinvenuti, anche nelle immediate vicinanze delle autovetture dei malviventi, diversi cavi d’acciaio, raccolti in quindici bobine, che contestualmente sono state restituite alla ditta che sta svolgendo lavori per conto delle Ferrovie dello Stato.
Sull’autovettura nella disponibilità di Catanzaro, sono stati rinvenuti gli attrezzi utilizzati per la commissione del reato e dei cavi in rame. Il materiale ed i veicolo utilizzato per compiere il delitto è stato posto sotto sequestro penale. I tre malviventi, tratti in arresto per il reato di furto aggravato in concorso, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria sono stati condotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari.
In sede di direttissima gli arresti sono stati convalidati.
Ricerche sono in corso per risalire all’identità del quarto componente della banda.

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