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La Polizia di Stato arresta due rapinatori seriali di uffici postali (Foto)

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Palermo: La Polizia di Stato ha brillantemente risolto ben tre episodi di rapine ad altrettante filiali di uffici postali, perpetrate lo scorso agosto e fruttate ai malviventi circa 3000,00 euro.

A svolgere le indagini i poliziotti della Sezione “Antirapina” della Squadra Mobile di Palermo che, proprio ieri, hanno eseguito una Ordinanza di Custodia Cautelare Domiciliare nei confronti di Rizzo Alberto e Bottino Dario Piero, entrambi palermitani 20enni, della “Noce”, ritenuti gli autori dei colpi.

Praticamente identiche le dinamiche dei tre assalti, avvenuti, rispettivamente, lo scorso 9 agosto alle Poste di piazza Principe di Camporeale, il 17 agosto alla filiale postale di  via Eugenio l’Emiro ed il 22 agosto a quella di via Mariano Stabile.

In tutti e tre i casi hanno fatto irruzione due malviventi col viso, parzialmente travisato da occhiali e cappellino da baseball ed armati di taglierini, branditi senza scrupolo nei confronti di diependenti e clienti.

L’escalation criminale dei malviventi sarebbe probabilmente proseguita, se una pattuglia della Mobile non avesse fermato per un controllo in centro un ciclomotore, il 26 agosto.

A bordo del mezzo vi erano Rizzo e Bottino: tale controllo di polizia ha rappresentato un importante snodo anche per le indagini della Squadra Mobile, anche alla luce del comportamento tenuto dai malviventi che, quando hanno capito di essere destinatari di un controllo di polizia, hanno lanciato su strada cappellino, occhiali e taglierini. Con tutta probabilità, sono stati, quindi, colti durante la fase preparatoria all’ennesimo assalto ad un ufficio postale.

Gli agenti hanno, così, avuto una pista da seguire in relazione alle precedenti tre rapine:  sono, quindi, scattate una serie di perquisizioni, anche domiciliari, che hanno consentito di rinvenire indumenti indossati durante gli assalti e riscontrare particolari utili alle indagini, come quelli cromatici e della scocca del ciclomotore usato dai rapinatori e coincidenti con quello dei due fermati.

A carico degli indagati anche una serie di riscontri ed il riconoscimento da parte di alcuni dei testimoni degli assalti.

Significativo, inoltre, che Rizzo, in pieno agosto, abbia agito a maniche lunghe, sintomatico cioè della necessità di occultare i tatuaggi sugli arti superiori che lo avrebbero reso riconoscibile.

I poliziotti hanno, così, chiuso il cerchio delle loro indagini ed hanno, ieri, eseguito il provvedimento restrittivo nei confronti dei due malviventi.

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