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La necessità di fare sistema ed il ruolo strategico della Città di Niscemi

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Il dovere dei rappresentanti istituzionali è quello di promuovere iniziative che facciano gli interessi presenti e futuri dei cittadini, delle famiglie e delle organizzazioni sociali e produttive che animano il territorio. Siamo tutti chiamati a scelte fondate sulla responsabilità e non su una facile propaganda sensazionalistica che produce solo divisioni, indebolisce le istituzioni e in ultima analisi asseconda il degrado dei nostri territori.
Non spetta a noi entrare nel merito delle scelte operate dal consiglio comunale di Gela (forse suggestionato dal protagonismo di taluni esponenti politici anche nisseni) che ha deciso di abbandonare la Provincia di Caltanissetta per aderire alla Città Metropolitana di Catania, distante non solo geograficamente ma anche per gli interessi legati allo sviluppo, alla cultura, alla storia e più in generale al contesto sociale ed economico.
Siamo convinti, infatti, che per favorire uno sviluppo armonico occorra rafforzare le omogeneità territoriali delle comunità locali con scelte in grado di incrementare la coesione locale, creando delle vere e proprie locomotive locali che valorizzino il valore delle specifiche potenzialità, storicamente sperimentate da secoli di valori e interessi condivisi.
Riteniamo doveroso rimarcare il valore strategico che rappresenta un’area territoriale forte e unita nel Centro della Sicilia, un vero e proprio vettore di sviluppo in grado di trainare verso la crescita le zone interne dell’isola; quelle aree che fondano la loro storia millenaria sull’agricoltura di qualità, sull’eccellenza dei prodotti locali, su un’offerta culturale ed economica ambiziosa e credibile perché autoctona.
In questo disegno di indissolubile destino condiviso, l’unico foriero di possibili agganci a uno sviluppo fondato sul benessere delle generazioni presenti e future, riteniamo che per l’area nissena, cuore pulsante della Sicilia Centrale, sia irrinunciabile l’apporto della Comunità Niscemese e della sua sperimentata forza rigenerante del territorio della fascia meridionale del comprensorio nisseno.
Una condizione di riconosciuta indispensabilità, solo per fare un esempio concreto, al fine di promuovere in un ambito di continuità territoriale ampio e diffuso gli ottimi prodotti dell’agricoltura niscemese e valorizzare concretamente il suo ruolo di fulcro dello sviluppo locale delle aree di tutto il Centro della Sicilia.
Conosciamo e apprezziamo la sensibilità e la serietà dei rappresentanti istituzionali e delle forze sociali e produttive di Niscemi e per questo siamo convinti che sapranno resistere al richiamo delle interessate sirene di chi propone, a nostro avviso in maniera avventata, di accodarsi alla città di Metropolitana di Catania.
Il condiviso contesto civile ed economico dell’area nissena, di cui Niscemi è essenziale cerniera di collegamento con le altre aree del Sud della Sicilia e del Calatino, impongono a tutte le parti in causa scelte utili per le popolazioni e i territori dello stesso ambito di provenienza. In questo contesto, la Città di Niscemi potrà concorrere da protagonista per la ridistribuzione dei servizi del Consorzio stesso, essendo centrale nella parte Sud della provincia, aspettativa che non potrebbe avere su Catania essendo chiuso da Gela e Caltagirone, sostenuta dalla volontà della città capoluogo di valorizzare tutte le realtà presenti in provincia ed in maggior modo quelle più distanti dalla stessa in un ottica di coesione e rafforzamento dei rapporti istituzionali della stessa.
Per questo siamo certi prevarrà il senso di responsabilità a discapito di scelte avventuristiche che disperderebbero l’attuale centralità di Niscemi, frutto di un ambito di continuità territoriale: un contesto questo sì favorevole a incentivare le specificità locali per favorire una crescita congiunta della comunità niscemese e di quella dell’intero comprensorio nisseno.
I Sindaci
Salvatore Caruso – Acquaviva Platani
Salvatore Gioacchino Losardo – Bompensiere
Luigi Casisi – Butera
Salvatore Maria D’Anna – Campofranco
Gianfilippo Maria Bancheri – Delia
Carmelo Montagna – Marianopoli
Vincenzo Marino – Mazzarino
Giuseppe Vitellaro – Milena
Federico Messana – Montedoro
Giuseppe Sebastiano Catania – Mussomeli
Rosario Carapezza – Resuttano
Salvatore Chiantia – Riesi
Michelangelo Saporito – Santa Caterina Villarmosa
Giampiero Modaffari – San Cataldo
Leonardo Burgio – Serradifalco
Salvatore Crispino Sanfilippo – Sommatino
Giuseppe Grizzanti Sutera
Giuseppe Montesano – Vallelunga Pratameno
Alessandro Plumeri – Villalba
Giovanni Ruvolo – Caltanissetta
C0m. Stam.

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