Palermo:”Oggi presentiamo alla stampa un ambizioso progetto elaborato da una piattaforma culturale che, con il proprio vissuto e le esperienze professionali, crede che oggi sia più che mai necessario modificare l’articolo 119 della Costituzione a partire da quanto sancito dal parlamento europeo che il 4 febbraio del 2016 ha riconosciuto la condizione di insularità alla Sicilia ed alla Sardegna, per troppo tempo sottoposte ad una reiterata mortificazione raccontata dei dati attuali con il più alto tasso di famiglie in povertà, una dispersione scolastica esasperata e un indice di infrastrutturazione da prefisso telefonico. Vivere in Sicilia è diventato un limite sostanziale e ciò sta imponendo sull’orizzonte culturale, l’idea che le periferie geografiche debbano essere periferie esistenziali. Inaccettabile – prosegue Figuccia – riprendiamoci quello che è nostro cambiando rotta, passando dalla assistenzialismo, al merito all’intraprendenza e alla capacità dei siciliani che non vogliono più cibarsi di un pesce pescato da altri. Coinvolgeremo i presidenti delle associazioni imprenditoriali, esponenti politici ad ampio raggio, i rettori dell’università e persino siciliani all’estero. Il riconoscimento delle zone economiche speciali – conclude – genererebbe inevitabili vantaggi, su tutti l’abbassamento dei costi di energia e carburante innalzando di conseguenza, i livelli occupazionali di questa Sicilia che oggi va veramente cambiata”
Com. Stam.